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Si è svolto all'Università di Padova (25-27 maggio) il 25° incontro annuale del Coimbra Group, uno dei principali network universitari europei, in cui è stato trattato il tema "The mission of European Universities in a globalized world". Quattro i messaggi lanciati alle 39 delegazioni del Coimbra Group. Il primo è giunto dal rettore dell'Ateneo di Padova, Giuseppe Zaccaria: «Conoscenza e cultura possono incidere sul futuro come e più del potere». Dal ministro portoghese dell'Istruzione, Josè Mariano Gago, il secondo: «Non c'è via d'uscita senza un'azione congiunta fra le nostre università». Terzo messaggio dal sociologo Zygmunt Bauman: «Siamo bravissimi ad aumentare le informazioni ma siamo incapaci di separare quelle utili dalle inutili». Il quarto, dal rettore dell'Università danese di Aarhus, Lauritz Holm-Nielsen: «Indispensabile un'area di ricerca europea, per investire oggi nei talenti di domani».
Le più prestigiose università storiche del vecchio continente si sono date appuntamento a Padova alla ricerca di nuove strategie per non venire emarginate, loro ricchissime di esperienza ma soprattutto di valori, da tumultuose realtà dell'Asia così come dell'America Latina. «Gli equilibri - ha ricordato il rettore Zaccaria nel proprio indirizzo di saluto - stanno cambiando e nuovi Paesi ci obbligano a riconsiderare il nostro ruolo». Di qui la necessità di «essere disponibili al cambiamento, mettendo insieme le energie migliori», altrimenti il declino sarà inevitabile. Le università europee hanno il valore aggiunto di una grande forza di attrazione e quindi, se sapranno fare sistema, potranno reagire al cambiamento e - come ha auspicato il professor Zaccaria - anche rilanciare il confronto a livello internazionale.
(Per continuare a leggere, vedi Universitas n. 120, pp. 50 - 53)
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