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Il 30 gennaio 2012 è stato firmato dal Ministro Profumo il decreto che ha introdotto i criteri e le linee guida di valutazione - iniziale e periodica - applicabili alle Università statali, a quelle non statali e agli Atenei telematici. Una sorta di controllo qualità, che allinea il nostro sistema universitario alle misure già adottate e sperimentate negli altri Paesi europei, a partire dall'Olanda, ispirandosi alle modalità valutative europee ENQA.
L'accreditamento iniziale sarà disposto dall'ANVUR (Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) con attività dirette a verificare e accertare la qualità della didattica e della ricerca, dei corsi di laurea, dell'organizzazione delle sedi e dei corsi di studio. Saranno verificati anche la presenza e i requisiti delle strutture al servizio degli studenti, come le aule e le biblioteche, il resto degli strumenti didattici e tecnologici nonché la sostenibilità economico-finanziaria dell'Ateneo.
L'accreditamento periodico - da ripetere ogni 5 anni per le sedi universitarie e almeno ogni 3 anni per i corsi di studio - verificherà il permanere dei requisiti iniziali e il raggiungimento di ulteriori standard di qualità e di efficienza. Per il mantenimento del bollino di qualità saranno decisive le visite in loco delle Commissioni di esperti della valutazione (CEV), l'analisi dei dati della relazione annuale redatta dai Nuclei di valutazione interna, unitamente al monitoraggio e al controllo della qualità dell'attività didattica e della ricerca, svolta da tutti i soggetti coinvolti nel sistema di qualità dell'Ateneo, comprese le valutazioni elaborate dagli studenti.
Maria Luisa Marino (1 febbraio 2013)
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