Da 30 anni il numero di studenti universitari cinesi andati a studiare all’estero è aumentato in modo esponenziale: se allora erano poco meno di un migliaio, nel 2008 si stima abbiano raggiunto la cifra record di 200.000. Tale esodo è motivato dalla necessità di trovare piu’ facilmente uno sbocco professionale con una laurea conseguita all’estero rispetto al possesso di un “diploma nazionale”. Il numero di laureati nelle università cinesi sta infatti crescendo tanto che, secondo il Ministero della Pubblica Istruzione cinese, un quinto non riesce a trovare lavoro.
I paesi che sembrano offrire maggiori attrattive, sia come qualità dell’istruzione superiore che come facilità di accesso (lingua, visti, logistica) sono nell’ordine Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Canada. In particolare, il numero di studenti cinesi che si recano nelle università australiane è destinato ad aumentare enormemente nei prossimi anni poiché quel governo ha recentemente varato un programma di borse di studio per rafforzare i legami tra paesi del Sud-est asiatico e del Pacifico nel campo dell’istruzione superiore.
La quasi totalità dei giovani cinesi studia l’inglese come seconda lingua. Questa è una delle ragione per cui, al di fuori dei paesi anglofoni, gli studenti cinesi all’estero sono assai pochi: in Europa la loro prima scelta è la Germania, mentre in Asia sono concentrati per lo più in Giappone e, in misura molto inferiore, nella Corea del Sud.