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Iscrizioni aumentate del 2% in due anni (dal 6% all'8% tra il 2015 e il 2016), raddoppio del numero di studenti in quasi quindici anni (dai 14 mila del 2003 ai 28.600 del 2015), 70% dei laureati occupati entro tre anni: dati che indicano il discreto successo delle università cattoliche presenti in un Paese laico come la Francia.
Le cinque università cattoliche (Lille Catholic University, Lyon Catholic University, Université Catholique de l'Ouest, Istituto Cattolico di Parigi e Istituto Cattolico di Tolosa) hanno recentemente rafforzato la loro presenza sul territorio anche grazie alla qualità degli insegnamenti offerti e ai metodi didattici innovativi.
A Lille c'è grande richiesta per i corsi dell'area giuridica, economica e amministrativa; ad Angers (Université de l'Ouest) si seguono in particolare scienze dell'educazione, psicologia e ingegneria informatica e delle telecomunicazioni. Tutti questi corsi sono "aconfessionali", ovvero aperti a tutti, credenti e non credenti, per il principio di universalità della dottrina cattolica che si rivolge a tutti, senza differenze di credo e di razza. In più, gli studenti trovano un ambiente accogliente, una grande attenzione alla professionalità e all'occupazione dei propri studenti, una formazione specifica a carattere trasversale in tutte le discipline e un sostegno pedagogico allo studio universitario.
La nota dolente è rappresentata dal costo delle rette; tuttavia, il sistema pubblico di borse di studio messo in atto dai Centres régionaux des œuvres universitaires et scolaires et des établissements, aiutano a coprire quasi interamente l'importo della retta annuale (tra i 3 mila e i 5 mila euro). A conferma che il sistema universitario francese punta molto su questi atenei, è già stata avviata la costruzione di nuovo campus a Rezé (Loira Atlantica) da parte dell'Université de l'Ouest.
Danilo Gentilozzi (16 novembre 2016)
(Fonte: Le succès continu des universités catholiques, Le Monde - 12/10/2016)
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