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Si è svolta a Roma, alla presenza del ministro dell'Università Stefania Giannini, "The Online, open and flexible Higher Education Conference". La conferenza, alla quale hanno partecipato più di 500 rettori, docenti e ricercatori in rappresentanza di oltre 100 università di una trentina di Paesi, oltre a decisori politici ed esperti universitari, è stata organizzata dall'EADTU - European Association of Distance Teaching Universities assieme all'Università Telematica Internazionale Uninettuno ed ha analizzato il profondo impatto delle tecnologie digitali applicate all'istruzione superiore.
Sono state esaminate: le dinamiche culturali rappresentative; le politiche nazionali e istituzionali avviate in campo pedagogico, che delineano nuovi scenari sia per gli studenti che per i docenti; le iniziative per il miglioramento della qualità dell'insegnamento contestualmente alle politiche per l'accesso aperto (OER - Open Educational Resources e MOOC - Massive Open Online Courses), che offrono agli studenti maggiore libertà nella scelta dei contenuti e delle istituzioni e rafforza il ruolo di tutoraggio svolto dai docenti; la modernizzazione dell'Agenda per le Università europee e il potenziale dell'e-learning per la formazione continua e l'aggiornamento delle figure professionali, richieste dal mercato del lavoro in continua evoluzione; la cooperazione euro-mediterranea, nonché l'inclusione sociale e le iniziative atte a favorire l'integrazione delle minoranze (rifugiati e migranti).
Sulla cooperazione euro-mediterranea, in particolare, un concreto esempio è "Università per i rifugiati - Istruzione senza confini", il portale telematico presentato in tale occasione da Uninettuno, che ha realizzato il primo strumento al mondo di e-learning in inglese, francese, italiano e arabo per consentire a rifugiati e immigrati di accedere all'Università da qualsiasi parte del mondo.
Maria Luisa Marino (15 novembre 2016)
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