|
|
|
|
Il 28 settembre 2016 Olga Vasilyeva, ministro russo dell'Istruzione e della Scienza, ha annunciato la sospensione del processo di rafforzamento del sistema universitario, iniziato dal suo predecessore Dmitry Livanov.
A rischio è anche il futuro del Progetto 5-100, il programma governativo volto a sviluppare il sistema d'istruzione superiore russo, portando almeno 5 atenei tra le 100 migliori università del mondo secondo i tre maggiori ranking (Quacquarelli Symonds, Times Higher Education e Academic Ranking of World Universities).
Annunciando la decisione, il ministro ha posto enfasi sulla necessità di un maggior controllo sul budget e sulla sua allocazione. Il rafforzamento del sistema universitario ha dato fondo, infatti, alla maggior parte dei finanziamenti nell'istruzione superiore della precedente amministrazione.
Il processo di riorganizzazione delle università era stato annunciato da Livanov nel 2015 per affrontare il declino nella domanda degli studenti nelle università russe e per dar vita ad istituzioni multi profilo. Lo scopo era quello di creare grandi università grazie a specialisti della formazione nelle aree high-tech, innovative e knowledge-intensive dell'economia nazionale, con maggiori finanziamenti da parte del governo.
Se, in teoria, le fusioni dovevano essere effettuate su base volontaria in accordo con le richieste dei consigli accademici, nella pratica il processo è stato più volte associato a scandali. Nel 2015, ad esempio, era stata decretata la fusione tra il Moscow Aviation Technology Institute (MATI) e il Moscow Aviation Institute, fortemente criticata da studenti e docenti del MATI. A capo della nuova università congiunta c'era Alexander Rozhdestvensky, presidente del MATI, più tardi accusato di licenziamenti su larga scala degli impiegati del Moscow Aviation Institute.
La sospensione potrebbe non essere applicata a tutte le università. Il ministero continuerà a sostenere un progetto su 11 atenei in diverse regioni della Russia, che, in seguito alla fusione, diventeranno università base e avranno diritto ai sussidi statali pari a 200 milioni di rubli all'anno (3,2 milioni di dollari). Sono previste, inoltre, la modifica dei corsi di studio per dare spazio a corsi collegati ad occupazioni in cui c'è maggiore richiesta di laureati,l'introduzione di un esame di lingua russa obbligatorio per gli studenti stranieri che vogliono studiare in Russia, l'aumento dei salari e la creazione di campagne mediatiche al fine di aumentare il prestigio dei docenti universitari.
Elena Cersosimo (26 ottobre 2016)
(Fonte: Minister suspends mergers, casts doubt on Project 5-100, University World News - 30 settembre 2016)
|
|
|