Secondo un’indagine dell’Eurostat, l'Ufficio statistico delle Comunità Europee, il numero degli europei che completano almeno due anni di istruzione superiore ha continuato ad aumentare e oggi raggiunge quasi un terzo della popolazione. Dal rapporto si evince un significativo aumento degli studenti che optano per l’estero e del numero di donne che consegue un titolo di istruzione di livello universitario. Emerge anche l’influenza determinante che il background culturale dei genitori ha sui figli. Il Rapporto, “The Bologna Process in higher education in Europe - key indicators on the social dimension and mobility”, è stato pubblicato in occasione della Conferenza ministeriale tenutasi nello scorso aprile a Lovanio, in Belgio.
L’indagine evidenzia che nel 2007 il 30% dei cittadini tra i 25 ai 34 anni era in possesso della laurea, mentre negli anni passati lo era un quarto delle persone tra i 34 e i 44 anni e il 19% di quelle tra i 45 e i 64 anni. Svetta tra i paesi europei Cipro (47%), mentre deludono l’Italia e l’Austria, con meno del 20%.
Riguardo la mobilità studentesca, uno dei punti chiave del Processo di Bologna, il rapporto rileva che aumenta il numero di studenti che decidono di studiare in altri paesi piuttosto che restare nel proprio. Nel 2006 il 7,5% degli studenti universitari dei 27 paesi dell’UE si trovava all’estero, mentre nel 2005 erano il 5,3%. I paesi con la più alta percentuale sono Cipro, Malta, la Slovacchia e la Bulgaria, mentre nelle ultime posizioni troviamo il Regno Unito, la Spagna, l’Italia, l’Ungheria e la Polonia, con meno dell’1.5%.
Si registra anche un incremento dei laureati, maggiore per le donne piuttosto che per gli uomini. Se, infatti, nella fascia di età fra i 35 e i 44 anni la percentuale di laureati è molto simile fra i due sessi (rispettivamente del 24,2% e del 25,4%), fra i giovani (dai 25 ai 34 anni) la differenza è netta, con una percentuale femminile molto più elevata (33,5 % rispetto al 26,4%).
L’istruzione dei genitori ha una forte influenza sul livello di formazione dei figli. Nel 2005 solo il 17% delle persone tra il 25 e i 64 anni i cui genitori avevano interrotto gli studi dopo la scuola secondaria inferiore ha intrapreso gli studi di terzo livello, mentre la percentuale aumenta (32%) se i genitori hanno completato la scuola secondaria superiore, arrivando al 63% tra i figli di genitori laureati. L’indagine evidenzia anche che sono soprattutto le generazioni più giovani, ovvero tra i 25 e i 34 anni, ad essere maggiormente influenzate dalle famiglie d’origine.
(Elena Cersosimo)