All’interno di un sistema produttivo che è stato costretto a contenere le proprie prospettive occupazionali, le imprese italiane reagiscono innalzando il livello qualitativo delle assunzioni. Nell’ultimo anno, infatti, sono cresciute le assunzioni di laureati e diplomati.
Su 523.000 assunzioni complessive programmate entro il 2009 dalle imprese di tutti i settori economici, 62.460 sono destinate a laureati e 221.830 a diplomati. Dati che, percentualmente, accrescono la propria incidenza sul totale delle assunzioni: rispetto al 2008 le lauree rappresentano quasi il 12% delle richieste delle imprese (erano il 10,6% lo scorso anno), mentre i diplomi superano il 42% (contro il 40,5% del 2008). Sono alcuni dei dati emersi dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e del ministero del Lavoro.
Analizzando le figure più ricercate, i più ambiti dalle imprese si confermano i laureati in Economia e nei diversi indirizzi di Ingegneria. Ma nel 2009 aumenta la richiesta di altre tipologie di laureati, o in termini di peso percentuale sul totale delle assunzioni (è il caso dei laureati nell’indirizzo sanitario-paramedico), oppure in valore assoluto (è il caso dell’indirizzo politico-sociale). Tra i diplomi, sono quelli con indirizzo amministrativo-commerciale ad assicurare maggiori possibilità ai giovani.
Nel dettaglio, sono 18.600 i laureati in Economia richiesti quest’anno dalle imprese, il 60% dei quali dovrebbe essere assunto con contratto a tempo indeterminato. Nella classifica dei titoli universitari più ricercati, il secondo posto è occupato dall’indirizzo “sanitario e paramedico” (6.700) seguito da quello di “ingegneria elettronica e dell’informazione” (6.600).
(Fonte: Finanza & Mercati, 15 settembre 2009)