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Sono numeri importanti quelli che escono dall’analisi della partecipazione delle università italiane al bando Erasmus Mundus, programma di mobilità per studenti e studiosi dei paesi membri dell’Unione Europea, indetto per l’anno accademico 2010-2011. La suddivisione del bando in due tipologie, corsi master e corsi di dottorato, ha comportato un maggiore impegno per la presentazione di progetti nei quali le università italiane hanno svolto funzioni di coordinamento o di membri associati. Il totale dei progetti presentati ammonta a 330 con un numero notevole di progetti per i corsi di dottorato, elemento questo di novità essendo tale sezione del bando alla sua prima apparizione assoluta. Sono stati presentati ben 187 progetti di corsi master e 143 progetti di corsi di dottorato. L’Italia ha presentato 22 progetti di master e 43 di dottorato, presenza che rappresenta una vera novità nel panorama europeo. Su 50 progetti di corsi master selezionati, le università italiane sono presenti in 18 di questi come istituzioni coordinanti o come università partner del progetto. L’Italia inoltre svolge un ruolo attivo in 10 progetti per corsi di dottorato selezionati su 13 nelle stesse tipologie previste per i corsi master. Complessivamente, l’Italia occupa il quarto posto nelle partecipazioni ai progetti selezionati dopo la Germania, la Francia e la Spagna. Le università più attive sono quelle di Padova, Bologna, Roma “La Sapienza”, Torino, Genova e i due Politecnici più importanti (Milano e Torino). Altro programma che ha riscontrato una partecipazione sostanziosa delle università italiane è l’Erasmus Mundus External Cooperation Window. Questo programma dell’Unione Europea è rivolto alle istituzioni d’istruzione superiore dei 27 paesi membri dell’Unione Europea, dei paesi “candidati” all’ingresso nell’Unione (Croazia, Turchia), dei paesi EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e dei paesi terzi ed è finalizzato a rafforzare i legami tra paesi membri e paesi terzi attraverso l’incremento e il potenziamento della mobilità degli studenti e degli studiosi. I programmi sono divisi in lotti geografici che riguardano essenzialmente zone extraeuropee come l’Africa, l’America del Sud e l’Asia. Per l’anno accademico 2009-2010 sono stati selezionati 39 progetti per 21 lotti; di questi, 5 sono coordinati da università italiane e 32 hanno un’università italiana come membro associato. Per questo tipo di programma l’Alma Mater di Bologna è l’università italiana più impegnata nella presentazione e nello svolgimento dei progetti selezionati. (Università italiane. Una presenza significativa in una storia di successo)
Danilo Gentilozzi
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