Lo scorso 21 dicembre il ministro per le Attività produttive del Regno Unito, Peter Mandelson, ha annunciato un taglio nei finanziamenti statali di 135 milioni di sterline per il 2010. Il finanziamento destinato alla docenza universitaria passerà dagli attuali 5.079 a 5.027 milioni di sterline nel prossimo corso; i fondi per gli studenti, dai 4.140 milioni di sterline dell'anno 2007-2008 scenderanno a 3.950 nel 2010-2011. Un simile calo non si verificava da 10 anni: per contenerne gli effetti, alcuni atenei hanno deciso di aumentare il costo delle iscrizioni.
L'attuale rigore economico accresce un problema preesistente che ha radici profonde. Le tasse di iscrizione nelle università britanniche hanno un tetto massimo fissato dal governo di 3.255 sterline. I finanziamenti dovrebbero coprire i costi residui; gli atenei, però, li ritengono insufficienti, e hanno deciso di ritoccare i costi delle iscrizioni. Di tale misura beneficeranno atenei come Oxford e Cambridge, che da anni chiedono l'eliminazione del tetto massimo, ma come contropartita dovranno concedere cospicue borse di studio agli studenti provenienti da famiglie indigenti. Il Governo ha anche stabilito di dare la precedenza a corsi più brevi o pomeridiani per chi vuole migliorare la propria qualificazione professionale. Le università che non rispetteranno queste regole vedranno ulteriormente decurtato il loro finanziamento.
Anche negli Stati Uniti sono state adottate misure analoghe per fronteggiare la crisi. In California il caso più controverso: il governatore Arnold Schwarzenegger ha dichiarato ad agosto lo «stato d'emergenza fiscale». Lo scorso 19 novembre il consiglio rettorale dell'Università della California (UCLA), ha decretato un aumento delle tasse di iscrizione del 32% per il prossimo anno, misura che ha provocato un'ondata di proteste nei diversi campus con tanto di scontri tra polizia e studenti. L'Università della California ha avviato il programma Blue and Gold per aiutare gli studenti più disagiati (con entrate inferiori a 70.000 dollari annuali), ma la maggior parte di essi è costituita da immigrati illegali che, quindi, non possono usufruirne: infatti, possono iscriversi agli atenei pubblici in California e Texas - data la loro presenza massiccia sul territorio - ma il sostegno Blue and Gold è per loro indispensabile. La soluzione del problema sarebbe l'approvazione del Dream Act, un progetto di legge - attualmente bloccato alla Camera - che concederebbe lo