Internazionalizzazione del sistema universitario, termine che in questi ultimi anni è diventato di grande attualità, significa anche collaborazione fra le Università di Paesi differenti nello sviluppo di progetti di ricerca ed in tema di mobilità degli studenti e dei docenti. Su iniziativa del Ministero degli Esteri ed in collaborazione con la CRUI e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, è stata concepita una banca dati interattiva sviluppata dal CINECA che si pone l'obiettivo di facilitare la consultazione nella giungla di accordi internazionali siglati tra gli atenei italiani e quelli esteri. Il database è consultabile all'indirizzo http://accordi-internazionali.cineca.it.
Due sono i compiti di questa nuova piattaforma: fornire la base conoscitiva per le iniziative di cooperazione universitaria svolte con l'estero; dare visibilità e sostenibilità alle stesse con la possibilità per qualsiasi soggetto (in particolare aziende ed enti pubblici) di intervenire a sostegno di un determinato progetto con finanziamenti aggiuntivi.
Sono 79 gli Atenei che hanno inserito i loro accordi internazionali nel database. Tra questi, le quattro università che hanno stipulato più progetti e convenzioni con le Università straniere sono: l'Università Cattolica di Milano (538 accordi), l'Università di Roma Tre (410), il Politecnico di Milano (392) e l'Università di Verona (258) su un totale generale di circa seimila accordi. I paesi europei restano i partner privilegiati (2.500 collaborazioni) seguiti dai paesi americani (1.700), asiatici (935) e africani (320).
Grazie alla piattaforma web è possibile cercare gli accordi scegliendo una delle 14 aree tematiche di riferimento (da Scienze della terra ad Ingegneria Civile e Architettura, da Scienze Giuridiche a Scienze Matematiche ecc.) oppure immettendo nel motore di ricerca il nome dell'università italiana di cui si vuole conoscere gli accordi firmati e i progetti in itinere.
La banca dati costituisce un evidente valore aggiunto anche per le singole università, che potranno beneficiare in questo modo della maggiore visibilità che viene data alle iniziative con gli atenei esteri.
Danilo Gentilozzi