La Direzione Generale Istruzione e Cultura della Commissione europea ha pubblicato il rapporto di valutazione ex-post della prima fase di programmazione di Erasmus Mundus, come stabilito dalla Decisione n. 2317/2003/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio.
Il periodo preso in considerazione dallo studio va dalla fine del 2003 - quando il Programma è stato formalmente istituito - alla fine del 2008, anno in cui si è conclusa la prima fase.
La valutazione della prima fase è uno strumento fondamentale per misurare l'impatto concreto del Programma sul sistema d'istruzione superiore in termini di efficienza e valore aggiunto, anche per trarne utili insegnamenti nella gestione della seconda fase.
Nella prima fase di programmazione Erasmus Mundus si è sviluppato attraverso quattro azioni. La valutazione ha preso in considerazione principalmente le azioni nelle quali si è investita la maggior parte del bugdet disponibile: l'Azione 1 (corsi congiunti di master) e l'Azione 2 (borse di studio per la frequenza di tali corsi). L'indagine è partita dall'analisi dei dati statistici, per poi arricchirsi attraverso interviste ai coordinatori dei progetti, ai loro partner e agli studiosi coinvolti, e alle Strutture nazionali di gestione del Programma (fra le quali il Punto nazionale di contatto - Italia). È stato inoltre realizzato un sondaggio tra i laureati Erasmus Mundus e sono stati scelti dodici corsi sui quali è stata condotta un'indagine approfondita.
Ne è emerso che Erasmus Mundus ha effettivamente realizzato gli obiettivi prefissati, fornendo un significativo valore aggiunto comunitario. Infatti, al Programma va il merito di aver messo insieme alcune tra le migliori istituzioni europee d'istruzione superiore per offrire 103 corsi congiunti