Gli studenti vietnamiti all'estero sono circa 4 milioni e sono sparsi in ogni parte del mondo, con percentuali altissime negli Stati Uniti, Australia, Canada e Singapore. Il trend di "fuga" è talmente alto e in costante aumento da far correre ai ripari il governo che sta recentemente adottando misure per porre fine all'emorragia di cervelli.
Sono soprattutto gli studenti del terzo ciclo (dottorato e post-laurea) a lasciare il paese in cerca di un'istruzione più avanzata in atenei più prestigiosi e, una volta all'estero, difficilmente decidono di ritornare in patria. Il fenomeno sta assumendo proporzioni impressionanti tanto da indurre il governo ad organizzare una conferenza internazionale ad Hanoi per promuovere gli istituti nazionali di istruzione e far rimpatriare i vietnamiti all'estero.
Anche nel passato il governo ha adottato misure per incoraggiare i vietnamiti a tornare in patria, concedendo la doppia cittadinanza, snellendo la burocrazia per la concessione dei visti e aprendo uffici governativi all'estero. È anche vero che i vietnamiti espatriati costituiscono una grande risorsa per il paese poiché mantengono comunque forti legami con la madrepatria e contribuiscono alla sua crescita economica. Oggi non è raro trovare emigrati di seconda generazione, nati all'estero, che tornano in patria per scoprire le proprie radici e molto spesso restano.
Carmen Tata