L'Eua (European University Association) ha recentemente pubblicato una relazione sull'impatto che la crisi economica sta avendo sui sistemi d'istruzione superiore in Europa. Il rapporto sottolinea la situazione di crescente difficoltà in cui versano gli atenei europei: molti governi hanno già ridotto drasticamente i fondi pubblici destinati all'istruzione superiore mentre in altri paesi cresce il timore di possibili tagli nei mesi a venire. Per mettere le università in condizione di aiutare le economie a uscire dalla recessione l'Eua sta invitando i governi a destinare investimenti più rilevanti all'istruzione superiore e alla ricerca e a rinnovare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi indicati dalla Commissione Europea a Barcellona (il 3% del Pil per gli investimenti nella ricerca e il 2% per quelli nell'istruzione superiore).
Il finanziamento pubblico costituisce, infatti, la parte più cospicua delle entrate degli atenei ed è pertanto preoccupante che numerosi governi siano stati costretti ad annullare impegni precedentemente presi per aumentare i fondi all'istruzione superiore, e solo una ristretta minoranza abbia potuto confermarli e concederne di nuovi.
L'Eua, grazie a un'osservazione costante, ha condotto delle verifiche su come i finanziamenti privati destinati alle università siano stati condizionati dalla crisi. I fondi privati formano una fetta consistente del bilancio degli atenei, che li aiuta a diversificare i flussi delle entrate e contribuisce alla loro sostenibilità finanziaria. In alcuni paesi la recessione economica ha stimolato il dibattito pubblico su tale argomento. Sono all'ordine del giorno le discussioni sull'introduzione o l'aumento delle tasse universitarie, che consentirebbero agli atenei di ridurre il gap finanziario generato dal drastico calo dei finanziamenti pubblici. Allo stato attuale risulta meno chiaro l'impatto su altri tipi di finanziamento privato, dal momento che è più difficile disporre dei dati da analizzare. Vi sono, infine, indicazioni circa gli effetti negativi della recessione sullo sviluppo dell'autonomia di alcuni atenei.
Elena Cersosimo