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Nel mese di gennaio si è tenuto ad Islamabad un incontro organizzato dall'Oic (Organization of the Islamic Conference), l'organizzazione intergovernativa costituita da 57 Stati con popolazione a maggioranza islamica che ha anche una delegazione permanente alle Nazioni Unite.
Durante il meeting è stata evidenziata l'importanza della scienza, della tecnologia e dell'istruzione superiore per lo sviluppo degli Stati membri dell'OIC in generale e di quelli africani in particolare, ma anche l'insufficienza dei finanziamenti ad esse destinati. Pertanto, l'Organizzazione per la Scienza, la tecnologia e l'innovazione (Stio) - nata all'interno del Comstech (Comitato permanente per la cooperazione tecnico-scientifica) - ha proposto di creare un nuovo fondo per finanziare lo sviluppo a cui hanno aderito Pakistan, Arabia Saudita, Iran e Siria.
Tra le priorità, è emersa anche la riduzione della povertà nei paesi africani attraverso progetti di istruzione e ricerca. Infatti, ha dichiarato Mohamed HA Hassan, segretario generale dell'Accademia delle Scienze del mondo islamico e presidente dell'Accademia africana delle Scienze, «esistono due tipi di paesi membri dell'Oic: alcuni, per lo più in Medio Oriente, sono estremamente ricchi e altri, per la maggior parte localizzati nell'Africa sub-sahariana, estremamente poveri». Il Comstech ha lo scopo di promuovere e consolidare il potenziale scientifico-tecnologico degli Stati membri dell'Oic. Le sue attività sono finanziate dagli Stati membri: il Pakistan è in cima alla lista con un contributo di 500.000 dollari l'anno, seguito dall'Arabia Saudita con 200.000 dollari.
Il Comitato ha avviato una serie di progetti e finanziato la ricerca in 20 paesi africani, 18 dei quali nella regione sub-sahariana. Si sta occupando anche di un programma di borse di studio totalmente finanziato dalla Banca islamica di sviluppo per gli studenti più meritevoli nei campi delle scienze, dell'ingegneria, della tecnologia, delle scienze mediche, della statistica, della demografia, dell'econometria e della ricerca di gestione.
Elena Cersosimo
(Fonte: http://www.universityworldnews.com)
Sulle attività dell'OIC vedi l'articolo Università islamiche: rafforzare scienza e tecnologia, di Manuela Borraccino, nel numero 114 di Universitas (dicembre 2009).
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