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Nell'adunanza del 27 gennaio, il Consiglio universitario nazionale (CUN) ha adottato una mozione sulla nomina in via preliminare dei componenti del Consiglio Direttivo dell'ANVUR che è stata spedita lo stesso giorno al Miur. Nella mozione il CUN esprime il proprio disappunto per il fatto che tra i consiglieri nominati dalla Gelmini e approvati dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 21 gennaio non figurino persone che svolgano la loro professione nel campo delle aree umanistiche della formazione e della ricerca (scienza giuridica, cultura letteraria, linguistica, storica, geografica, filosofica, psicologica e tutte le aree relative alla valorizzazione e alla salvaguardia del patrimonio storico, archeologico, artistico e culturale italiano).
Considerato che "in questi settori occorre formulare e applicare specifici criteri di valutazione che siano costruiti senza aprioristica e acritica assunzione di parametri quantitativo-statistici", il CUN chiede che in questo particolare momento in cui si stanno elaborando e approvando i criteri e gli standard di valutazione "il consiglio direttivo dell'ANVUR venga opportunamente integrato con le competenze specifiche proprie dell'area umanistica".
Nei giorni scorsi altre critiche alla mancanza di persone competenti dell'area umanistica erano state sollevate da Salvatore Settis con un suo contributo in un articolo di Repubblica (La rivolta degli umanisti "discriminati dal Governo", 25 gennaio 2011), mentre molti rettori degli Atenei del Sud, tra cui Massimo Marrelli dell'Università Federico II di Napoli (Il ruolo del Sud e l'Agenzia di valutazione dell'università, "Il Messaggero" 24 gennaio 2011), avevano sollevato proteste per la mancata nomina di persone rappresentanti degli atenei del Mezzogiorno.
Leggi la mozione
Danilo Gentilozzi
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