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L’attuazione della legge n. 240: discussioni pubbliche nelle università
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Riforma universitaria
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A seguito dell'approvazione e dell'entrata in vigore della Legge n. 240/2010, nota come legge Gelmini, è ripreso il dibattito all'interno del mondo accademico. Nell'arco di un paio di mesi si sono succeduti convegni e discussioni sulle modifiche che la legge apporta ai sistemi di governance degli atenei, in particolare alle necessarie revisioni agli statuti.
Il Coordinamento Nazionale dei Presidenti delle Conferenze dei Presidi e Direttori di strutture didattiche ha organizzato il 23 febbraio presso la Sapienza Università di Roma un incontro su "Riforma Gelmini e governance degli atenei". Il seminario si è concentrato su una delle aree sensibili sulle quali si prospettano le principali difficoltà di applicazione del provvedimento approvato, il tema della governance, rispetto al quale i nodi critici sono riconducibili a diversi aspetti. In particolare, ci si è soffermati sulle nuove possibilità della didattica e sul ruolo degli studenti. Per avere informazioni sul convegno, scrivi a ufficiostampa.com@uniroma1.it.
Sempre il 23 febbraio si è svolto presso la sede della CRUI il primo di un ciclo di seminari che intendono accompagnare l'applicazione della legge Gelmini, dal titolo "Quale assetto organizzativo nella cornice dei nuovi statuti?". Tema dell'incontro è stato il riassetto organizzativo delle università così come previsto dalla legge e la riorganizzazione di didattica e ricerca. Gli interventi dei relatori sono visibili sul blog della CRUI dedicato all'applicazione della legge 240/2010 all'indirizzo http://240inpratica.net/.
Il 24 e 25 febbraio, presso l'Università degli Studi di Camerino, si è svolto il convegno "L'Università che vorremmo: otto tesi per cambiare". Nel corso dell'incontro si è cercato di far emergere un modello di sistema universitario che risponda ad alcune delle necessità centrali della società con cui ci si dovrà misurare nel processo di attuazione delle nuove normative, un modello in grado di rappresentare un'alternativa complessiva nell'ipotesi di una diversa visione politica dell'istruzione superiore e della ricerca scientifica. Al termine dell'incontro è stata sottoscritta una simbolica "Carta di Camerino", un Patto di qualità con le Università perché queste possano mantenere il ruolo di propulsore di progresso culturale, firmato dai partecipanti al convegno. Per saperne di più si consulti il sito dell'Università.
Sempre alla Sapienza Università di Roma, il 4 marzo è stato organizzato un seminario della Campagna d'informazione sul Processo di Bologna dal titolo "Internazionalizzazione e Statuti". Anche in questo caso è stata data rilevanza alle future modifiche degli statuti delle università nell'ottica di una vera e propria politica di internazionalizzazione dell'higher education e di competizione/cooperazione tra atenei per dare credibilità e visibilità al sistema d'istruzione superiore italiano nel mondo. Per leggere i contributi del seminario clicca qui.
Danilo Gentilozzi (marzo 2011)
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QUADERNI
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27. Lo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Verso il 2020
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