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Si è svolta lo scorso 8 aprile presso la Camera dei Deputati la tavola rotonda "L'Università possibile: esperienze in atto", organizzata dall'associazione Universitas - University e dalla Fondazione per la Sussidiarietà. L'incontro si somma agli altri già svoltisi dopo l'entrata in vigore della legge Gelmini (vedi articolo in questo sito). Alla tavola rotonda è intervenuta, tra le altre personalità, anche lo stesso ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
La tavola rotonda, presentata e moderata dal presidente di Universitas - University Daniele Bassi, si è focalizzata sui tre punti di modifica degli statuti considerati fondamentali per dare nuova linfa al sistema universitario italiano: governance, valutazione della ricerca e diritto allo studio.
Sulla governance, Bassi è partito da una domanda: ci dobbiamo ispirare al modello del centralismo francese o del liberismo anglosassone? La risposta degli intervenuti si è indirizzata verso la scelta di intraprendere una strada tutta italiana. Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, ha affermato che è la cura dell'eccellenza l'antidoto alla crisi dell'università italiana e che è necessario investire di più nei corsi di lingua per rendere gli studenti italiani più "internazionali", preparati ad esperienze all'estero per avere un profilo completo e adeguato alla domanda di lavoro. Il ministro Mariastella Gelmini ha affermato che servirà un gioco di squadra tra Miur, Crui e Cnsu, una consultazione continuativa e positiva per la completa attuazione della riforma. Anche per il ministro, i due concetti chiave per dare nuovo vigore al sistema universitario italiano sono l'eccellenza e la qualità.
Sotto l'aspetto della valutazione, è intervenuto il rettore della Sapienza Università di Roma Luigi Frati. Alla domanda di Bassi se nella valutazione della ricerca sia necessario basarsi su parametri bibliometrici o sulla peer review, Frati ha risposto in modo più generico che la riforma ha il compito di individuare gli indicatori di premio e di merito, rendendo l'università un vero «luogo di promozione della formazione e della ricerca».
Altri interventi come quelli di Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, Andrea Lenzi, presidente del CUN, Massimo Marrelli, rettore dell'Università Federico II di Napoli e di Davide Bassi, rettore dell'Università degli Studi di Trento, si sono focalizzati sulla richiesta di una particolare attenzione alla ridistribuzione delle risorse economiche agli atenei e sulla necessità fondamentale di tutelare gli studenti meritevoli ma privi di mezzi.
Per ascoltare gli interventi durante la tavola rotonda, si veda la pagina del sito della Camera dei Deputati dedicata all'evento.
Danilo Gentilozzi
(Fonte Francesca Britti, L'università possibile: esperienze in atto. Resoconto dell'incontro alla Camera dei Deputati, www.radiosapienza.net)
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