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Lo scorso 19 aprile è stato presentato nella Sala Capitolare (Biblioteca) del Senato il "Programma Nazionale della Ricerca" per il triennio 2011/13, proposto dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Scientifica e approvato dal CIPE (Comitato Interministeriale per la programmazione economica) nella seduta del 23 marzo.
Il documento, che indica gli indirizzi e le strategie da adottare nel settore della ricerca, è frutto della consultazione, oltreché della comunità scientifica e accademica, delle forze economiche, della Conferenza Stato Regioni e dell'Osservatorio delle Regioni. Vengono stanziati 1.772 milioni di euro per la realizzazione di 14 progetti ritenuti prioritari, destinati, secondo le stime ministeriali, a generare nel triennio un volume complessivo di investimenti di circa 2.522 milioni di euro.
Con l'obiettivo di popolare lo Spazio Europeo della Ricerca (ERA) con un numero crescente di giovani ricercatori, competenti e motivati, il Piano privilegia innanzitutto l'adozione delle seguenti misure destinate alla formazione del "capitale umano":
- definizione e attuazione di un sistema a chiamata per la valutazione di progetti individuali;
- istituzione di percorsi sperimentali per l'integrazione dei giovani ricercatori in carriere permanenti;
- rientro dei ricercatori italiani dall'estero e la cooptazione di competenze scientifiche straniere;
- potenziamento delle scuole di dottorato internazionale in ricerca, per promuovere l'eccellenza e ridurre l'età media degli addetti alla ricerca.
Sul piano operativo vengono incoraggiate le iniziative per l'innovazione e per consolidare la "leadership" italiana in settori chiave delle nuove tecnologie mediante: il consolidamento delle piattaforme tecnologiche nazionali; il sostegno ai distretti ad alta tecnologia; l'accompagnamento alla nascita di poli di eccellenza; la costituzione di infrastrutture tecnologiche, alle quali sia possibile connettere produttori e consumatori di soluzioni e applicazioni ad alto contenuto di ricerca. I progetti di qualità avranno ripercussioni anche e in particolare sul Mezzogiorno, atteso che il Programma Operativo Nazionale "Ricerca e Competitività", che stanzia complessivamente 6,4 miliardi di Euro per Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, applica nella struttura e nel metodo applicativo gli stessi indirizzi del "Piano Nazionale della Ricerca".
Anche nell'ottica di migliorare la capacità di spesa dei fondi europei, completa il quadro degli interventi la prevista istituzione presso il MIUR di un apposito tavolo tecnico per la "Semplificazione in materia di ricerca", supportato anche dalla collaborazione di soggetti, che, nei diversi ruoli, interagiscono nel mondo della ricerca, quali i rappresentanti del mondo delle imprese (Confindustria/Reti d'impresa), del mondo bancario (ABI) o possono contribuire ad individuare forme di finanziamento più efficienti (Cassa Depositi e Prestiti).
Leggi il comunicato stampa del Miur con l'elenco dei 14 progetti scelti e la possibilità di scaricare la sintesi del nuovo PNR 2011 - 2013.
Per conoscere le novità del nuovo PNR, vedi Universitas n. 117, Le novità del Programma Nazionale di Ricerca 2010-2012, pp. 5 - 7.
Maria Luisa Marino (aprile 2011)
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