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Dal 13 al 15 aprile più di quattrocento leader universitari ed esperti dell'istruzione superiore si sono riuniti presso l'Università di Aarhus in Danimarca per la Conferenza annuale dell'EUA sul tema Investire oggi nei talenti di domani (Investing today in talents for tomorrow).
Dall'incontro è emerso come il futuro dell'Europa quale regione globale dinamica e competitiva dipenda dalla capacità di accrescere il numero di persone altamente formate e di attrarne altre dall'estero. Lo sviluppo dei talenti costituisce già un obiettivo delle università europee: basti pensare alla rapida crescita dell'istruzione dottorale (Phd) negli ultimi tempi, tale da rendere la creazione di scuole e programmi dottorali strutturati la norma in Europa, senza trascurare altri importanti progressi quali il potenziamento delle partnership tra università e aziende e l'internazionalizzazione degli atenei.
I leader universitari, unanimi, concordano su una serie di azioni da intraprendere: maggior sostegno ai giovani ricercatori; reclutamento e procedure di carriera chiare; benefici istituzionali quali gli schemi pensionistici supplementari, il sostegno alla mobilità internazionale e stipendi competitivi, che invoglino a restare nell'ambito universitario. I partecipanti alla conferenza dell'Eua si sono soffermati, poi, sui vari modi attraverso cui introdurre la ricerca dal livello undergraduate, sottolineando come il coinvolgimento degli studenti nella ricerca migliori la loro esperienza e accresca l'interesse nel perseguire una carriera universitaria.
Nel discorso conclusivo il presidente dell'Eua, Jean-Marc Rapp, ha parlato di alcune delle condizioni strutturali necessarie per aiutare gli atenei a sviluppare e alimentare il talento: "Le università europee stanno lavorando alacremente per affrontare le sfide globali attraverso ambienti di ricerca e formazione innovativi. Per fare ciò hanno bisogno di una combinazione adeguata di strumenti e fondi a livello europeo, nazionale e regionale". E ancora, sottolinea che: "Un eccesso di operatività e la regolamentazione eccessiva sono nemici dell'innovazione e dell'efficienza mentre una maggiore autonomia mette le università nella condizione di sfruttare al massimo il proprio potenziale e migliorare le performance."
Elena Cersosimo
(Fonte: sito web EUA, EUA Annual Conference: Developing talent depends on investment in universities and university autonomy)
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