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L'istruzione superiore è quel percorso formativo che coincide con la progettazione del nostro futuro e ci proietta direttamente nel mondo del lavoro, facendoci varcare una prima porta d'ingresso nella vita adulta.
Ormai da più di trent'anni "Universitas" segue con attenzione i cambiamenti che hanno riguardato l'istruzione superiore, riportando opinioni diverse allo scopo di fornire un quadro equilibrato e documentando i "lavori in corso": dall'attività legislativa, ai tentativi di riforma, dalla nascita dei programmi europei di mobilità, all'autonomia, ai progetti non sempre realizzati. Ha cercato, in sostanza, di contribuire alla comprensione dei più diversi problemi relativi al mondo accademico italiano e straniero, di chiarirne le complessità e di dare il meritato risalto a tante realtà eccellenti.
"Universitas" nasce nel 1980 da un'idea di Domenico Fazio, direttore generale dell'allora Ministero della Pubblica Istruzione, che aveva in mente una rivista di studi, riflessioni e commenti sul mondo accademico, scritta però con stile giornalistico e di respiro internazionale. Un compito non facile, visti gli argomenti in cui tendeva a prevalere lo stile burocratico. La direzione viene affidata a Pier Giovanni Palla, che l'ha diretta finora e che ancora la dirige con passione e competenza.
La nascita della rivista coincide con l'emanazione della legge di riforma nota come 382/80 che introduce in Italia il dottorato di ricerca, i dipartimenti universitari, l'articolazione in fasce della docenza, il tempo pieno, il ruolo dei ricercatori. Oggi è stato segnato un altro passo sulla strada del cambiamento: l'approvazione della legge 240 di riforma dell'università, ovvero la tanto discussa Legge Gelmini.
Anche "Universitas" ha deciso di cambiare, cavalcando l'innovazione: da questo numero, infatti, la rivista sarà pubblicata con una nuova veste grafica solo in formato digitale (scarica) e sarà liberamente consultabile in questo sito. Inoltre stiamo completando la digitalizzazione dell'intero archivio della rivista, in modo da rendere consultabili tutti i numeri arretrati.
Abbiamo intrapreso questa nuova avventura editoriale con grande entusiasmo e con l'impegno che molti di voi già conoscono. Ai lettori di sempre va il nostro ringraziamento per averci seguito in questi trent'anni, e per averci dato sostegno e suggerimenti per migliorare. Ci auguriamo di incontrare nuovi lettori che possano apprezzarla. Noi ce la metteremo tutta!
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