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Con 27 voti a favore e 2 astensioni, lo scorso 13 aprile il Parlamento europeo ha approvato un progetto di Risoluzione per l'adozione di adeguate misure destinate a promuovere la mobilità giovanile. Prima fra tutte l'aumento nel finanziamento dei programmi europei relativi alla mobilità (per l'istruzione superiore oltre a Erasmus, Azioni Marie Curie ed Erasmus Mundus) e al riconoscimento dei diplomi, senza trascurare l'internazionalizzazione, attraverso la creazione di una forte rete di cooperazione internazionale universitaria e utilizzando la mobilità virtuale.
Altrettanto da incoraggiare gli stretti legami formazione/impresa, privilegiando la messa a punto di stages di alta qualità, remunerati e con sufficiente copertura, da inserire nei programmi di studio universitari affinché risultino più rispondenti alle necessità del mercato del lavoro.
L'istruzione superiore non deve tuttavia pensare solo a favorire l'occupazione, ma deve anche "stimolare una creatività e un potenziale innovativo giovanile, operando positivamente a favore della crescita intellettuale e sociale dei giovani". Così è auspicata la creazione di Università aperte, l'adozione di opportuni strumenti formativi e calendari accademici più flessibili per gli studenti che lavorano, in grado di stimolare l'imprenditorialità tra gli studenti anche con programmi di lavoro finanziati con fondi pubblici.
Leggi il comunicato stampa sul sito del Parlamento europeo.
Maria Luisa Marino
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