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Si è svolta il 30 maggio la Giornata di Studi organizzata dalla SVIMEZ (Associazione per lo Sviluppo dell'Industria nel Mezzogiorno) sul tema "Nord e Sud a 150 anni dall'Unità d'Italia" nel corso della quale l'Associazione ha presentato una serie di pubblicazioni relative al divario economico-sociale fra le due grandi macroaree del nostro paese.
Le tre pubblicazioni presentate sono state: 150 anni di statistiche italiane: Nord e Sud (1861-2011), volume enciclopedico che contiene oltre 500 tabelle e migliaia di dati su una serie di aree tematiche quali la popolazione, l'economia, il territorio, l'istruzione, la giustizia, la finanza pubblica e l'internazionalizzazione; Le università del Mezzogiorno nella storia dell'Italia unita (1861-2011), volume nato per iniziativa del Forum delle Università del Mezzogiorno che raccoglie una serie di scritti finalizzati a far capire il ruolo fondamentale delle università meridionali nelle vicende dell'unificazione nazionale e nello sviluppo dei territori del Sud Italia; il numero speciale della Rivista Giuridica del Mezzogiorno, trimestrale della Svimez, su Federalismo e Mezzogiorno a 150 anni dall'Unità d'Italia, una raccolta di saggi e contributi di autori importanti sulla storia legislativa, sul pensiero meridionalistico, sulle politiche di settore e sugli interventi politici specifici per lo sviluppo del Sud Italia.
La giornata si è divisa in tre parti. Durante la mattinata, presso la Sala della Lupa a palazzo Montecitorio, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha aperto la prima sessione di lavoro al quale hanno partecipato anche il consigliere Svimez Antonio Maccanico, il presidente della Svimez Adriano Giannola e il ministro per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale Raffaele Fitto. Nel pomeriggio sei sessioni di studio hanno focalizzato l'attenzione sulle tematiche di confronto fra Nord e Sud (economia, università, ricerca, capitale sociale, giustizia, migrazioni, mercato del lavoro, infrastrutture, federalismo e finanza pubblica). La sera, durante la sessione finale, sono state date le conclusioni della giornata che così ha sintetizzato il presidente Giannola: occorre puntare sulla ritrovata centralità del Mediterraneo, in cui il Sud ricopre una posizione avvantaggiata; sulla fiscalità differenziata, da rivendicare con totale fermezza in sede europea, per permettere una maggiore attrazione di investimenti italiani e stranieri; una politica industriale centrata su logistica, fonti energetiche (alternative e tradizionali) e su una dotazione di risorse ambientali nettamente superiore a quella del resto del Paese. Il Mezzogiorno non si deve presentare come "palla al piede", ma come opportunità strategica per dare nuovo impulso al sistema Italia.
Per saperne di più, visita il sito della Svimez nella sezione relativa alle attività per il centocinquantesimo dell'Unità d'Italia.
Danilo Gentilozzi
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