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Per il terzo anno consecutivo Vision, think tank italiano su problemi inerenti globalizzazione, democrazia, tecnologie e società, ha stilato una classifica delle università italiane di carattere multidimensionale, prendendo spunto dalla diffusa moda dei ranking di carattere internazionale che valutano le università in base ad alcuni specifici parametri.
L'ultima classifica di Vision, pubblicata in un paper dal titolo L'internazionalizzazione in Italia e la classifica delle Università, ha dato risalto a una tematica di cui si parla con una certa continuità negli ultimi tempi: il livello di internazionalizzazione delle università italiane, ovvero la capacità dei nostri atenei di richiamare studenti stranieri e di competere in attività di didattica e ricerca con le università degli altri paesi europei ed extraeuropei. Basandosi su alcuni parametri di valutazione (percentuali di: studenti in entrata, in uscita, di studenti internazionali, di crescita del numero di studenti internazionali, di corsi congiunti con università estere), il gruppo Vision ne trae la conclusione che sono poche le università italiane in grado di competere a livello internazionale.
Ai primi posti da tre anni ci sono sempre le stesse università: la Bocconi (seconda nel 2009 e prima nel 2010 e nel 2011); l'Università per stranieri di Perugia (terza nel 2009, scesa al quattordicesimo posto nel 2010 e risalita al secondo nel 2011); i Politecnici di Milano e Torino; gli Atenei di Siena, Bologna e Firenze; tra le non statali spiccano gli ottimi risultati, nel triennio, della Luiss (decima, poi sesta e ottava nel 2011), del Campus Bio-Medico (nono, quinto e ora sedicesimo) e, recentemente, della LUMSA (nel 2011 si è classificata al settimo posto dopo i risultati bassi degli anni precedenti). Negativo il bilancio per le università del Sud: nel 2009 il primo ateneo menzionato era l'Università di Bari al ventisettesimo posto, nel 2010 era l'Università di Messina al trentanovesimo posto e nel 2011 al diciannovesimo posto si è piazzata l'Università del Sannio. Gli ultimi dieci posti della classifica 2011 sono quasi tutti per le università del Sud e, tra le conclusioni, il paper mette proprio l'accento su questa caratteristica. Tra le soluzioni, il paper indica nel contesto territoriale di riferimento per le singole università un'importante risorsa da sfruttare per renderle maggiormente in grado di internazionalizzarsi, prendendo esempio dalle università virtuose piazzatesi ai primi posti della speciale classifica di Vision.
Primi posti della Classifica Vision delle Università italiane più internazionali (2011):
1. Università Luigi Bocconi (nel 2010, prima posizione)
2. Università per stranieri di Perugia (2010: quattordicesima)
3. Università per stranieri di Siena (2010: ventiseiesima)
4. Politecnico di Torino (2010: quarto)
5. Università "Carlo Cattaneo" - LIUC (2010: quarantasettesima)
6. Università di Bolzano (2010: ventunesima)
7. LUMSA - Roma (2010: trentasettesima)
8. LUISS - Roma (2010: sesta)
9. Politecnico di Milano (2010: terzo)
10. Università Foro Italico - Roma (2010: cinquantunesima)
11. Università di Trento (2010: diciannovesima)
12. IULM - Milano (2010: venticinquesimo)
13. LUSPIO - Roma (2010: trentatreesima)
14. Università di Bologna (2010: seconda)
15. IUAV - Venezia (2010: quarantesima)
La classifica completa, il paper del 2011 e quelli delle precedenti edizioni sono consultabili all'indirizzo http://www.visionwebsite.eu/vision/eventi.php.
Danilo Gentilozzi
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