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Stefano Fantoni: “L’Anvur al servizio delle università”
Intervista
 


Stefano Fantoni, classe 1945, fisico teorico e professore ordinario della Sissa, è stato nominato il 3 maggio 2011 Presidente della neonata Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca. Nato a Taranto, una laurea all'Università di Pisa cui ha fatto seguito il Perfezionamento alla Normale, il neo presidente è un'autorità scientifica a livello mondiale nel campo della Fisica Nucleare[1] e vanta un'esperienza diretta nella valutazione dell'università e della ricerca in Europa e in Italia, accanto a competenze nei processi di trasferimento delle conoscenze. Lo affianca un Consiglio Direttivo composto da altri 6 scienziati (Approvata la nomina dei componenti del Consiglio Direttivo dell'ANVUR su questo sito). Riportiamo di seguito stralci dell'intervista realizzata da Fabrizia Flavia Sernia e che potrete leggere a breve in forma integrale sul n. 120 di Universitas.

 
Presidente, l'ANVUR si è insediata da poche settimane. Lei ha dichiarato che l'Agenzia non sarà un "tribunale", ma un supporto per Università ed Enti di Ricerca. Che cosa intende?

Significa che puntiamo a costruire un sistema trasparente di valutazione, nel solco dell'azione intrapresa dagli organismi che ci hanno preceduto - CIVR[2] e CNVSU[3] -, ma con una visione sinergica fra le attività. Ciò detto, se ci sarà da dare delle "bacchettate" le daremo, ma il nostro obiettivo principe è quello di essere un'Agenzia indipendente che supporta il mondo  dell'Università e della Ricerca nell'implementazione della cultura della valutazione, secondo un modello integrato dove  didattica, ricerca e trasferimento della conoscenza si sviluppano parallelamente, dispiegando la loro capacità strategica, per lo sviluppo del Paese. In sostanza, le ragioni alla base della valutazione sono di natura strategica, non punitiva. (...) Dobbiamo costruire la nuova Agenzia, lungo tre direttrici di lavoro: sviluppo della struttura, esercizio della valutazione e accompagnamento della riforma Gelmini.

 
Entriamo nel merito. 

Partiamo dalla terza direttrice, quella di accompagnamento per le Università e gli Enti di Ricerca nel percorso di applicazione della legge Gelmini.[4]  Il Consiglio direttivo ha avviato, fin dalle prime settimane del suo insediamento, il vaglio dei decreti attuativi della riforma dell'Università,  per i quali siamo tenuti a dare un parere. Tra gli altri, dovremo esprimerci sui decreti riguardanti l'assunzione dei ricercatori, i criteri di composizione delle commissioni dei concorsi di abilitazione, i criteri per la selezione dei ricercatori a tempo determinato (cosiddetti TD). In questa attività di consulenza  sui regolamenti attuativi, l'Agenzia si affianca  agli altri organismi istituzionali.

 
La seconda direttrice?

La valutazione: fra le priorità dell'ANVUR vi è quella di far ripartire la valutazione della ricerca, ferma ai dati dei primi anni del 2000. Il CIVR fece a suo tempo il primo "esercizio" di valutazione della ricerca, relativamente al triennio 2001-2003. (...) È stato predisposto un testo, ora all'attenzione del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Maria Stella Gelmini, per l'emanazione del decreto  relativo alle Linee guida per la Valutazione della Qualità della Ricerca nel periodo 2004-2010 (VQR 2004-2010). Dopo l'emanazione, l'ANVUR dovrà fissare i criteri di valutazione. Entro luglio dovremmo poter emettere un bando rivolto alle Università e agli Enti di Ricerca  che dovranno presentare la produzione dell'attività di ricerca, sia dei docenti universitari, sia dei ricercatori.

 
Servirà a far emergere i più meritevoli?

Guardi, la valutazione dovrà essere uno strumento utile alle università e agli enti di ricerca per "correzioni di rotta" - quando ciò si rivelerà necessario -, per ridurre sprechi e valorizzare best practices, per capire dove e come migliorare. Ma servirà prima di tutto a far emergere i giovani più meritevoli, facendo in modo che la tanto anelata meritocrazia si affermi definitivamente nel sistema degli atenei e degli enti di ricerca. Ed anche a salvaguardarli, valutando l'operato di chiunque riceva fondi pubblici, accanto ai risultati della formazione. Penso che il sistema sia maturo per questo passo. D'altronde, non si può omettere di richiamare l'importante lavoro di accompagnamento alla valutazione svolto dal CNVSU[5]. I dati presentati nei Rapporti annuali del Comitato andrebbero utilizzati e ricordati più spesso, rappresentando una punto di riferimento prezioso con aggiornamenti in progress per un lungo arco temporale.

 
(...)

 
Torniamo alle tre direttrici: l'organizzazione dell'ANVUR. Come sono stati scelti i componenti del Consiglio Direttivo?

I sette componenti, me compreso, sono stati  scelti da una rosa di 15 nomi, selezionata fra 350 candidati, da un Selection Committee. Sono tutti docenti universitari  che hanno lasciato i loro incarichi e che attualmente  stanno dando il loro contributo all'ANVUR con molto entusiasmo e competenza, verso una strutturazione in settori progettati per una efficiente operatività a regime. Quanto al mio incarico, sono stato eletto all'unanimità dal Consiglio Direttivo[6] all'indomani dell'insediamento, il 3 maggio scorso.


Come vi state strutturando?

Ci stiamo strutturando in otto settori, quali ad esempio le Relazioni Internazionali, la Valutazione della Ricerca, la Valutazione della Didattica, il Trasferimento tecnologico, la  Ricerca sui processi  di valutazione. Ciascuno di noi è responsabile di almeno un settore e vice responsabile di almeno un altro. Le delibere devono essere fatte dal Consiglio direttivo al completo. (...)

 

Leggi l'intervista completa su Universitas n. 120, pp. 33 - 36.



[1] Ha svolto studi di rilevanza internazionale nel settore della "teoria dei sistemi a molti corpi"

[2] Comitato di Indirizzo  per la Valutazione della Ricerca

[3] Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario

[4] Legge 30 dicembre 2010, N.240 "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza  del sistema universitario"

[5] Il Comitato Nazionale  per la Valutazione del Sistema Universitario ha presentato l'XI Rapporto sullo Stato del Sistema Universitario nel gennaio 2011, senza mai interrompere  la sua attività.

[6] Il Consiglio Direttivo dell'ANVUR si è insediato  il 2 maggio 2011

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