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Il 2° Rapporto sulla qualità nella scuola, indagine recentemente promossa e presentata dal mensile d'informazione scolastica "Tuttoscuola", grazie ai 96 indicatori che misurano analiticamente per l'anno scolastico 2009/10 le aree di eccellenza e di criticità del sistema di istruzione, provincia per provincia, offre validi elementi per ipotizzare un identikit qualitativo di partenza dei futuri universitari.
Nell'anno scolastico che sta terminando, sette maturi su dieci hanno optato in media per l'immatricolazione universitaria: più numerose le studentesse rispetto alla componente maschile. Sono diminuiti in valori assoluti (294.845 unità) rispetto agli immatricolati pari a 323.930 unità, registrati nell'a.a. 2005/06. Più convinta e massiccia è risultata la propensione al proseguimento degli studi da parte dei liceali, provenienti dallo scientifico (36,8%) e dal classico (14,6%), che da soli hanno oltrepassato la soglia del 50% del totale degli immatricolati.
Sul piano quantitativo, nell'anno scolastico 2009/10 hanno conseguito il diploma il 97% dei maturandi iscritti ai licei, il 90% di quelli degli istituti tecnici e l'86% dei professionali e istituti d'arte. Nell'Esame di Stato 2010 poco più del 10% dei neo-diplomati ha conseguito la maturità con il minimo dei voti (60/100) e soltanto il 6,6% (un diplomato su quindici) ha conseguito il massimo della votazione e spesso anche la lode. Piuttosto significativa e destinata ad influire sulla composizione dei futuri immatricolati per scuola secondaria di provenienza, la percentuale in flessione dei diplomati nei licei (-1%), nei tecnici (oltre 5%) e nei professionali e artistici (-9%).
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Maria Luisa Marino
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