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Gli atenei russi stanno affrontando oggi una preoccupante carenza di studenti per i posti il cui accesso viene sovvenzionato dallo stato, dovuta alla crisi economica e ai problemi demografici, che potrebbe portare alla perdita del lavoro per 100.000 docenti entro il 2020. Gli esperti della Russian Higher School of Economics (RHSE), il maggiore ateneo russo specializzato nelle scienze sociali, prevedono nei prossimi nove anni la chiusura di più della metà delle università private e delle sezioni regionali di quelle statali.
La campagna di ammissioni è terminata e le stime parlano di una cifra che oscilla tra i 7.000 e i 10.000 posti rimasti vacanti, su un totale di 484.000. La causa di tale deficit non sta nei bassi punteggi ottenuti dai candidati agli esami di stato, sostiene il ministro dell'istruzione Sergei Fursenko, "ma nella penuria di domande, dovuta, a sua volta, ai gravi problemi demografici".
In Russia gli studenti diplomati alla scuola secondaria sono passati da 1.2 milioni nel 2006 a meno di 800.000 quest'anno, mentre è rimasto invariato il numero di posti finanziati dallo stato. Gli esperti della RHSE prevedono che il maggior declino si avrà negli anni dal 2012 al 2015, quando il numero di abbandoni nella scuola secondaria si ridurrà di un ulteriore 25%. Le ragioni sono facilmente intuibili: gli attuali candidati sono per lo più figli del difficile periodo agli inizi degli anni 90, quando, in seguito al crollo dell'Unione sovietica, si ebbe un brusco calo delle nascite.
Se fino ad ora il problema ha riguardato principalmente le università regionali, con conseguenti licenziamenti degli accademici, quest'anno è stato avvertito a livello nazionale e ha coinvolto persino le più importanti università russe. Secondo Vladimir Vasilyev, portavoce del Consiglio dei rettori di San Pietroburgo, dal 2005 a oggi il numero dei candidati nelle università delle grandi città è diminuito drasticamente, con una riduzione annuale stimata dall'8 al 9%.
Il ministro dell'istruzione ha dichiarato che non esistono misure speciali che possano risolvere il problema. Fonti vicine al ministero sostengono che al momento esistono piani solo per coprire il numero dei posti nelle università finanziati dallo stato entro il 2012, in particolare quelli nelle specializzazioni più richieste, e fornire ulteriori incentivi per attirare i candidati (importi maggiori per le borse di studio, assistenza all'occupazione ecc.).
Elena Cersosimo
(Fonte: University World News del 25 agosto 2011, RUSSIA: Universities face student shortage crisis)
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