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La Laurea, conseguita al termine del primo triennio di studi, risulta avere tassi di successo occupazionali analoghi rispetto alle lauree specialistiche, i laureati mostrano una buona soddisfazione circa il tipo di lavoro trovato e la congruità col percorso di studi fatto; tuttavia la laurea è ancora percepita dalla maggioranza degli studenti come una fase di passaggio. Di questo hanno discusso a Milano, il 18 novembre 2011, Luigi Berlinguer – Presidente del Comitato per lo sviluppo della Ricerca Scientifica e Tecnologica, Enrico Decleva – Coordinatore dei Rettori Lombardi, Massimo Egidi -Rettore della Università LUISS, Alberto Meomartini - Presidente di Assolombarda e Giovanni Casi - Direttore Risorse Umane di Accenture nella tavola rotonda “Le lauree triennali a 10 anni dall’istituzione: verso uno spazio europeo dell’alta formazione?”
Occasione della tavola rotonda è stata la presentazione dei dati delle indagini STELLA (Statistiche in TEma di Laureati e LAvoro) sul profilo dei laureati triennali dal 2001 al 2010 e sugli esiti occupazionali dei laureati dal 2005 al 2010. Le indagini, coordinate dal Consorzio CILEA, riguardano 11 atenei, di cui 8 lombardi, e rappresentano il 17,3% dei laureati italiani (l’84% di quelli provenienti da atenei lombardi).
Nello Scarabottolo, Presidente del Comitato Scientifico Iniziativa Interuniversitaria STELLA, nell’illustrare i dati relativi all’occupazione, ha segnalato che si conferma per effetto della crisi la crescita di chi, dopo il triennio, continua a studiare passando dal 44,2 del 2009 al 46,4 del 2010; tuttavia, oltre il 70% dei laureati che ha deciso di cercare un lavoro lo trova, percentuale che sale all’81,5% a 36 mesi dal conseguimento del titolo.
Punti dolenti, sempre a causa della crisi, restano il reddito, sia per i laureati che per i triennali laureati specialisti, e le discriminazioni di genere sia a livello di primo stipendio sia a livello di tempo necessario per trovare la prima occupazione. La laurea è vissuta in modo molto diverso a seconda del settore disciplinare: per l’area medica o l’insegnamento è vista come titolo finale, al contrario è un passaggio intermedio per altri come ingegneria o il gruppo geo-biologico. Quanto ai profili dei laureati dopo il primo triennio, un dato significato emerso è la stretta connessione fra alti voti di laurea e regolarità del percorso di studi (chi si laurea in corso si laurea anche con migliori voti; chi si laurea con più di 26 anni rimane stabile attorno al 13% e chi si laurea prima di compiere i 23 anni si attesta al 43% per gli atenei STELLA Lombardia contro il 31% del dato nazionale); quanto alla provenienza dei laureati, 6 su 10 vengono da studi liceali e il 70% ha un voto di maturità inferiore al 90.
Simona Miano
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