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Nato a Praga nel 1936 da una famiglia che ne incoraggiò le ambizioni artistiche, Havel è stato l'ultimo presidente della Cecoslovacchia e primo presidente della Repubblica Ceca.
Ricordando questa esperienza, era solito dire: «Mi sono sentito come in teatro quando sei un attore giovane e si scopre che gli interpreti principali non ci sono più e comunque non possono recitare. In quel momento sulla scena servivano politici democratici e dove li potevi trovare politici democratici nella Cecoslovacchia dell'89? E allora che fa l'attor giovane? Entra in scena e dà il meglio di sé».
In realtà, il suo attivismo politico risaliva a molti anni addietro, e la sua posizione di dissidente lo portò anche in carcere. Fu uno dei leader della Rivoluzione di Velluto che nel 1989 rovesciò il regime comunista in Cecoslovacchia.
Nel 1994 la rivista Universitas pubblicò un suo discorso che abbiamo deciso di riproporre nel n. 121 per la sua attualità: Havel pronunciò parole che potrebbero essere pronunciate oggi, di fronte alle difficoltà, non solo economiche, che l'Unione Europea si trova ad affrontare.
Leggerle è un invito a riflettere sul vero, profondo significato dell'Europa.
Leggi l'articolo su Havel così come riproposto nel n. 121 di Universitas.
Isabella Ceccarini
(dicembre 2011)
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