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Israele: 95 milioni di euro per creare centri di ricerca d’eccellenza
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Con l'adozione del programma I-CORE (Israeli Centers of Research Excellence), il governo dello Stato d'Israele ha stabilito la creazione di 30 centri accademici d'eccellenza in un periodo massimo di cinque anni. Questa è la risposta al brain drain che ha colpito Israele negli ultimi dieci anni, un fenomeno che ha portato più di 1.500 scienziati e ricercatori israeliani a lasciare le università e i centri di ricerca del loro paese per andare all'estero, in particolare negli Usa[1]. Gli obiettivi principali del programma sono: far diventare Israele leader mondiale nella ricerca scientifica; far rientrare le eccellenze che lavorano all'estero; realizzare e migliorare le infrastrutture dedicate alla ricerca nelle università; incoraggiare la collaborazione fra istituti d'istruzione superiore nel campo della ricerca. Il budget totale messo a disposizione dal governo per il programma I-CORE è pari a 450 milioni di shekels israeliani (circa 95 milioni di euro).
In cosa consiste un centro accademico d'eccellenza? Come spiega il bando della Call for Proposals lanciata a inizio dicembre 2011, è un'associazione formata da ricercatori di fama internazionale che promuove ricerche innovative in un campo particolare. Il centro servirà da punto d'appoggio per le infrastrutture e i gruppi di ricerca, mettendo a disposizione strutture, laboratori e materiali per la ricerca scientifica.
Il finanziamento statale per la creazione di centri accademici d'eccellenza è una risposta ai tagli al settore dell'istruzione superiore israeliano che hanno caratterizzato gli anni 2003-2010. Per Sever Plocker, opinionista e caporedattore per la sezione Economia del quotidiano online Yedioth Aharonot, «il brain power è il segreto dell'esistenza dello Stato d'Israele. Senza la scienza e la ricerca scientifica saremmo un paese poverissimo».
Il programma I-CORE è entrato nella seconda fase: con la prima, sono stati creati quattro centri accademici di eccellenza che hanno iniziato le loro attività a ottobre 2011, con quindici ricercatori all'attivo. La seconda Call, con scadenza a marzo 2012, servirà a creare nuovi centri di eccellenza specializzati in Biologia e Scienze della Salute; Ingegneria e Scienze matematiche; Lettere e Filosofia; Scienze Sociali e Formazione; Diritto Amministrativo e Diritto Commerciale.
Danilo Gentilozzi (28 dicembre 2011)
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[1] Il 24% del personale accademico che lavora negli Stati Uniti è formato da ricercatori provenienti dallo Stato d'Israele.
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27. Lo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Verso il 2020
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