San Paolo, 2011, 328 pp., 18 €
Un atto d’amore per la cultura, l’arte, la ricerca. È anche questo Soli, il libro di Giovanni D’Alessandro, ultimo nato dalla penna dello scrittore di origine abruzzese. Il racconto, ambientato tra i corridoi di un’università del nord Italia e il magnifico scenario delle montagne d’Abruzzo, ruota intorno a Luca e Manuela, marito e moglie, conosciutisi nelle aule universitarie grazie al comune amore per l’arte e la storia del Medioevo. I due giovani, brillanti e appassionati ricercatori, sperimentano la sofferenza di un ambiente dominato da baronie, raccomandazioni, incapacità accademica e giochi di potere, raccontati con amarezza e triste realismo: un ambiente che li esclude sempre di più, come fossero dannati per la loro eclatante e fastidiosa bravura. Proprio in occasione della loro ultima ricerca, dedicata agli affreschi dell’oratorio di Monte Monaco in Abruzzo, vivranno una terribile esperienza che cambierà drammaticamente gli eventi. Fino a un finale imperdibile, consolatorio forse, ma di quella consolazione che altrove si chiamerebbe vittoria dell’intelligenza, della cultura, del merito.
Chiara Finocchietti