|
|
|
|
Universitas 123 è dedicato ai giovani, simbolo del futuro e speranza di nuova linfa per un mondo che si dibatte tra economie in crisi, pessimismo e crollo delle aspettative. Dai giovani, però, può venire quel recupero dell'etica che va dal lavoro alla politica e che può segnare il rinnovamento tanto atteso. Come afferma Cristiano Ciappei nel suo editoriale, «i giovani non credono nel futuro perché molto spesso sono gli adulti a non credere in loro». Proviamo allora a ribaltare i luoghi comuni sui giovani, che tante volte, senza clamore e senza "l'onore" delle cronache, danno prova di tenacia e impegno.
Come spiega Giovanni Finocchietti, l'Indagine Eurostudent - giunta alla sesta edizione - è realizzata in Italia nell'ambito di un progetto di analisi comparata della condizione studentesca in Europa, denominato "Eurostudent - Social and economic conditions of student life in Europe". L'Indagine esamina vari aspetti: la composizione tipologica della popolazione studentesca, l'origine familiare e la condizione socio-economica degli studenti, i modi di abitare e di studiare, l'uso del tempo, il lavoro degli studenti, l'accesso ai servizi e il diritto allo studio universitario, la valutazione della preparazione acquisita e la sostenibilità del carico di lavoro, i progetti di studio, la mobilità internazionale. In questo modo è possibile avere un quadro generale della condizione studentesca in Italia e in Europa, e seguirne l'evoluzione. Oltre a fotografare la situazione del nostro Paese, si fornisce anche una rappresentazione complessiva in chiave europea, e in particolare per quanto riguarda la Francia e la Germania.
Nonostante sia opinione diffusa e condivisa che l'istruzione sia un bene pubblico di primaria importanza, le tendenze attuali - fatte di tagli ai finanziamenti e aumenti delle tasse universitarie - sembrano però smentire questa opinione, avverte il presidente dell'ESU, Alan Päll. Al contrario, i fatti dimostrano che il taglio dei finanziamenti all'istruzione non ha mai risolto i problemi di bilancio di un paese, e alcune organizzazioni come l'Ocse stanno promuovendo l'investimento nell'istruzione superiore come una delle vie per uscire dalla crisi. Una situazione piena di incertezza che provoca grande inquietudine nei giovani, influenzandone la vita quotidiana e le scelte future.
Sarah King Head illustra come cambiano le scelte degli studenti internazionali, che in un decennio sono raddoppiati. La formazione internazionale è diventata un'industria mondiale di ampie dimensioni, ma chi vuole guadagnarci deve rammentare che la sua configurazione muta costantemente, come i suoi protagonisti.
Per approfondire gli argomenti qui anticipati scarica il n. 123 di Universitas.
Isabella Ceccarini (aprile 2012)
|
|
|