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21° Rapporto, Idos, Roma 2011
Il contesto internazionale
Nell’area Ocse, tra il 2000 e il 2007, gli “studenti internazionali” nelle università sono raddoppiati, raggiungendo nel 2009 circa 3,7 milioni di persone che, in prevalenza, scelgono di studiare negli USA, Regno Unito, Germania, Francia, Australia. Il 18,2% di questi migranti intellettuali proviene dalla Cina. Tuttavia, nel periodo analizzato dal Sistema di osservazione permanente sulle migrazioni (Sopemi), gli incrementi percentuali maggiori si sono avuti, in primo luogo, in Nuova Zelanda e Corea e, in seconda istanza, in Paesi Bassi, Grecia, Spagna, Italia e Irlanda (OECD, International Migration Outlook, SOPEMI, 2010).
L’Italia
Il Dossier statistico immigrazione 2011 – 21° Rapporto di Caritas/Migrantes afferma che l’Italia «non è dunque il solo Paese chiamato a confrontarsi con la nuova dimensione internazionale, piuttosto sembra arrivarvi con un certo ritardo, cui si è andata sommando una politica migratoria basata più sul rifiuto e sul sospetto verso l’immigrato, che sulla ricerca di strategie volte a fare della mobilità in entrata un canale di internazionalizzazione e competizione sullo scenario mondiale».
Il confronto tra la quota di permessi di soggiorno rilasciati nel 2009 per motivi di studio dall’Ue-27, pari al 21,8% di tutti i permessi rilasciati nell’anno, e quella relativa alla sola Italia, ferma al 6%, conferma la scarsa attenzione riservata dal nostro paese agli studenti esteri. Questo nonostante l’Italia, dopo il Regno Unito, sia stato il secondo paese per permessi concessi complessivamente (soprattutto per motivi di lavoro). Nonostante questi limiti e problemi, l’andamento degli anni più recenti segnala un lento ma progressivo incremento degli studenti stranieri nelle università italiane. Tra questi vi sono anche figli di immigrati che, dopo aver frequentato le nostre scuole, riescono a realizzare il non facile passaggio alla formazione universitaria.
Le statistiche
I dati più recenti segnalano per l’anno accademico 2010/2011 un numero di universitari di cittadinanza straniera pari a 61.777, in leggera ascesa rispetto ai 59.507 del 2009/10, circa il 3,6% del totale degli studenti (in leggero aumento rispetto all’1,3% nel 1998/99 e al 2,7% del 2006/7). Alcune curiosità: tra gli stranieri, la quota femminile, pari al 59,3%, supera quella relativa ai soli iscritti italiani (57%); gli immatricolati stranieri (12.890) incidono sul totale delle immatricolazioni in misura più elevata di quanto accada tra gli iscritti (4.5%); i 6.764 laureati stranieri del 2009 sono stati il 2,3% di tutti i laureati dello stesso anno.
Nell’anno accademico 2009-10 si evidenzia che «l’Asia, subito dopo l’area europea, è il continente di origine più rappresentato nelle università italiane, soprattutto a seguito del progressivo aumento degli studenti cinesi divenuti, subito dopo gli albanesi, il secondo gruppo per numero d’iscritti, il terzo per immatricolati e il quarto per laureati»; gli studenti provenienti dall’Albania sono al primo posto per numero di iscritti (12.029), di immatricolati (2.057) e di laureati (1.349).
Se si effettua un confronto con la popolazione immigrata residente, la presenza di studenti esteri è maggiormente concentrata nelle università del Centro Italia, in particolare di Roma (9.449 stranieri), Firenze (2.942) e Pisa (1,427) e ovviamente nelle università per stranieri di Perugia e Siena.
Quanto alle facoltà preferite dagli stranieri, viene confermato il primato di economia (10.842 studenti con il 18,2% del totale), seguito da Medicina e Chirurgia (8.191 con il 13,8%), Ingegneria (8.155 con il 13,7%).
La curiosità
Il Camerun è il paese africano con il maggior numero di studenti presso gli atenei italiani. La sua popolazione studentesca è triplicata negli ultimi anni passando da 778 iscritti nell’anno accademico 2003-04 a 2.327 nell’a.a. 2010-11.
Secondo i dati del MIUR, dal 2003 al 2009 si è registrato un numero di laureati camerunensi pari a 1.252 persone. Un dato importante che cresce proporzionalmente al numero degli iscritti e che pone il Camerun nei primi posti considerando tutte le nazionalità straniere. Nell’a.a. 2010-11, l’ateneo italiano che ha accolto il maggior numero di camerunensi è il Politecnico di Torino, con 219 iscritti.
Luca Cappelletti
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