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La crisi economica corrente ha prodotto effetti diversi a seconda del paese coinvolto in essa. Uno degli effetti che influisce maggiormente nella vita sociale ed economica di un paese è l'impatto critico sul finanziamento pubblico destinato al settore dell'istruzione superiore.
The Europaeum, associazione di dieci università europee fondata nel 1992 e della quale fa parte l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna[1], ha pubblicato Europe's University Budgets - update February 2012, con i dati relativi alle politiche in campo educativo per far fronte alle conseguenti ristrettezze economiche derivanti dagli effetti della crisi.
Dall'aggiornamento, che si riferisce ai paesi membri dell'associazione, si deduce come alcuni abbiano risposto alla crisi in modo positivo e altri in modo negativo. Tra il 2010 e il 2011, la Finlandia ha aumentato del 12% i fondi destinati al settore dell'istruzione superiore, dimostrando in questo modo l'impegno del governo ad incrementarne la qualità, l'efficienza, l'equità e l'internazionalizzazione. Svizzera (+3%), Francia (+3%), Germania (+2%) e Polonia (+1%) sono gli altri paesi che hanno incrementato il finanziamento destinato a questo settore. Per Francia e Polonia l'incremento risulta essere solo "previsto", in quanto paesi soggetti a prossime elezioni politiche.
L'Italia è nel novero dei paesi che ha ridotto la quota di finanziamento alle università. Fra il 2010 e il 2011, Italia e Portogallo hanno ridotto il budget riservato all'istruzione superiore del 20%, seguiti dalla Spagna (-10%), dall'Irlanda (-6%) e dalla Repubblica Ceca (-4%). Discorso diverso deve essere fatto per il Regno Unito e per l'Olanda. Per il Regno Unito si è calcolata una riduzione del budget del 40%, ma a questa riduzione il governo ha accompagnato la promessa di un nuovo sistema per il calcolo delle tasse d'iscrizione e l'incremento dei fondi in altre aree di particolare importanza, connesse al sistema educativo generale. In Olanda la riduzione del budget per il settore dell'istruzione superiore è del 20% accompagnata, anche in questo caso, dalla promessa di nuove regole per il sistema contributivo studentesco.
Il rapporto è l'aggiornamento di un precedente paper del 2010, ripreso dall'EUA in "Financially Sustainable Universities II".
Danilo Gentilozzi (3 maggio 2012)
(Fonte: University World News del 13 aprile 2012, Report shows university budget winners and losers in austerity-driven era)
[1] Gli altri membri dell'associazione sono: Oxford (UK); Leiden (Olanda); Bonn (Germania); Graduate Institute - Geneva (Svizzera); Sorbona di Parigi (Francia); Karlova (Repubblica Ceca); Helsingin Yliopisto (Finlandia); Jagiellonski (Polonia). Altri membri esterni sono: Universidade Católica Portuguesa (Portogallo); Fundación Ortega Marañón (Spagna); Complutense di Madrid (Spagna).
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