Proceedings of the Conference of the Magna Charta Observatory, 15-16 September 2011
Bononia University Press, pp. 221
Uno degli obiettivi dell’Osservatorio della Magna Charta è coniugare l’autonomia accademica e la libertà di insegnamento con le azioni di monitoraggio e di controllo della qualità. Il volume raccoglie i contributi dei partecipanti alla Conferenza svoltasi a Bologna (15-16 settembre 2011) per celebrare il 10° anniversario dell’Osservatorio. Tema della Conferenza, Accreditation, Quality Assurance and Ranking.
Stretti fra le aspettative per il loro apporto alla crescita economica e i tagli di bilancio, gli atenei devono ripensare le modalità di governance, di finanziamento e di interazione. L’internazionalizzazione sta sempre più perdendo le connotazioni etiche per puntare agli aspetti economici e del mercato del lavoro. In alcuni Paesi (ad esempio, in Australia e nei Paesi Bassi) è iniziato un dibattito sull’opportunità di bilanciare i flussi degli studenti internazionali, addebitando ai migranti per studio l’intero costo dell’istruzione ricevuta, pur di sgravare i contribuenti nazionali. Eppure la Magna Carta Universitatum, i cui principi rimangono di piena attualità, ci ricorda proprio che il futuro non può prescindere dallo sviluppo culturale, scientifico e tecnologico: l’università, pertanto, acquista i connotati di «bene pubblico, il solo capace di assicurare il futuro», e in quanto tale bisognoso di un adeguato investimento a lungo termine. Si impone piuttosto la necessità di assicurare un giusto equilibrio tra efficienza e libertà accademica per una rinnovata sinergia tra le aspettative dell’istituzione e quelle della società.
Oggi l’università deve riconquistare una posizione di rilievo nell’agenda dei decisori politici e tornare ad attrarre i giovani, affinché conoscenza e innovazione non perdano il loro valore.
Maria Luisa Marino