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Trends in Student Aid è un rapporto annuale, pubblicato dal 1983, che documenta l’aiuto pubblico agli studenti universitari negli Stati Uniti. Un impegno che è aumentato negli ultimi tempi, in proporzione al prezzo dei college, sempre più alto rispetto ai guadagni delle famiglie che, anche in un periodo di crisi economica, non vogliono rinunciare all’educazione post secondaria per i propri figli, nella convinzione che il successo dipenda dalla frequenza al college. Lo Stato appoggia questa ambizione con prestiti, borse di studio, benefici fiscali.
Il rapporto dimostra come nel 2011 il ricorso agli aiuti sia in crescita per vari motivi: la persistente crisi delle famiglie, la difficoltà a mantenere il posto di lavoro, i risparmi andati in fumo a causa del crollo della Borsa e l’aumento delle tasse universitarie.
Nel 2011 le famiglie hanno fatto sempre più ricorso ai benefici fiscali. Trends in Student Aid dimostra, con tabelle e grafici, quanto l’amministrazione Obama sia orientata a sostenere economicamente gli studi post secondari. Per esempio i Pell Grants, borse di studio che conferiscono sino a 5.500 dollari all’anno a studente, nel 2010 sono aumentati del 67%.
Nel 2009 con il credito d’imposta American Opportunity è cambiata totalmente la distribuzione dei sussidi. Come risultato, le tasse a credito e le deduzioni sono aumentate dell’80% tra il 2007-08 e il 2010-11.
Nel 2010-11 sono stati spesi quasi 230 miliardi di dollari tra borse di studio, prestiti, e riduzione delle tasse. In più, gli studenti hanno avuto prestiti personali per 8 miliardi dai governi locali e dai privati. Nel 2010-2011 il 46% delle borse di studio proviene dal governo federale. Solo 10 anni prima era il 29%. Anche per i prestiti la prima fonte è il governo federale.
Investire in cultura è d’obbligo. La forma preferita è la borsa di studio perché non deve essere restituita. Però ci sono molte forme di prestito agevolato, tutte analizzate da questo studio. Inoltre, ce ne sono alcuni – Stafford Loans e Perkins Loans – i cui interessi sono interamente pagati dagli Stati durante la frequenza nei college.
Marialuisa Viglione
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