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Le università britanniche chiedono di favorire l’ingresso di studenti non europei
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L'attuale politica universitaria del governo inglese non piace per una serie di motivi, tra i quali la perdita di miliardi di sterline dovute alle stringenti regole di ingresso degli studenti non europei e lezioni triplicate nei costi ma non nelle ore. Gli attacchi arrivano da giornali prestigiosi come Guardian e Telegraph.
Secondo il Guardian una commissione parlamentare ha messo in luce che la London School of Economics spende 250 mila sterline all'anno per destreggiarsi nelle varie norme che regolano l'ammissione di studenti non comunitari.
Il Telegraph invece sottolinea che il governo labour ha triplicato i costi di frequenza universitari, senza aumentare di conseguenza il numero delle lezioni delle lauree brevi. Rispetto al 2006 si sono registrati 12 minuti in più a lezione, non paragonabili all'aumento dei costi che sono invece tre volte tanto.
Marialuisa Viglione (26 giugno 2012)
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QUADERNI
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27. Lo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Verso il 2020
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