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Il nuovo Governo francese ha semplificato le procedure relative alla concessione dei permessi di soggiorno per lavoro agli universitari non appartenenti all'Unione europea. Il 31 maggio 2012 - a un anno di distanza dalla relativa adozione - sono state abrogate sia la controversa circulaire Guéant sia la circolare complementare del 12 gennaio 2012, che, applicate rigidamente e pedissequamente, avevano di fatto ristretto le possibilità di lavoro a tale tipologia di studenti esteri. Mantenendo la promessa elettorale del Presidente François Hollande e per valorizzare l'apporto degli stranieri, i Ministri dell'Interno, del Lavoro e dell'Istruzione superiore e ricerca hanno firmato una nuova circolare sur l'accès au marché du travail des diplômés étrangers (firmata il 31 maggio e pubblicata il 5 giugno 2012) per disciplinare, in maniera più trasparente e uniforme sull'intero territorio nazionale, l'inserimento di coloro che, dopo il completamento degli studi superiori, vogliano iniziare un'attività lavorativa in Francia. Nella circolare viene richiesto ai Prefetti di riesaminare tutte le pratiche presentate dopo il 1° giugno 2011 alla luce delle nuove regole, concedendo agli interessati - nelle more dell'istruttoria, da completare al massimo entro 2 mesi - un'autorizzazione provvisoria semestrale di soggiorno con permesso di lavoro. Il nuovo testo è frutto dell'accordo con le organizzazioni studentesche (UNEF - Union Nationale des Étudiants de France; FAGE - Fédération des Associations Générales Etudiantes), la Conférence des grandes écoles e la Conférence des Présidents d'Université. La precedente regolamentazione - che tra l'altro richiedeva una specifica attestazione Università/datore di lavoro - si era dimostrata un cattivo biglietto da visita per il Paese (58.419 sono stati gli studenti extra-europei nel 2011 ospitati e migliaia quelli rigettati). Con la nuova regolamentazione si cercherà di far tesoro di uno strumento prezioso per consentire alle aziende francesi, esposte alla concorrenza internazionale, di reclutare persone in possesso delle competenze richieste, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Luigi Moscarelli (16 luglio 2012)
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