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La ricercatrice bergamasca Silvia Giordani ha vinto i 15.000 euro del premio Unesco-L'Oréal For Women in Science, sezione Gran Bretagna e Irlanda, con un progetto dedicato alle "medicine intelligenti" per la cura dei tumori.
Giordani attualmente è docente di Chimica al Trinity College di Dublino dove dirige un gruppo di ricerca internazionale e interdisciplinare che si occupa di nanotecnologie e sensori molecolari. In particolare, sta lavorando a un innovativo progetto nano-biomedico per creare un dispositivo utile per la gestione delle malattie complesse dalla diagnosi alla terapia e al monitoraggio: aumentando l'efficienza delle terapie convenzionali, ci sarebbero ricadute positive anche sulla sostenibilità economica dei sistemi sanitari. Il progetto troverebbe applicazione nel delimitare con precisione l'area tumorale da asportare, aumentando di conseguenza le possibilità di guarigione, e nel trasportare in modo altamente selettivo i farmaci antitumorali nei tessuti.
L'utilizzo del premio è molto flessibile: Silvia Giordani lo impiegherà per approfondire metodologie e tecniche per portare avanti il suo progetto.
La carica innovatrice di questa ricercatrice non finisce qui: nella sua vecchia scuola, l'Istituto "Giulio Natta", Silvia Giordani promuove dal 2011 il progetto Mentoring Junior per avvicinare gli studenti al mondo della ricerca con il sostegno della Fondazione Zaninoni e di Confindustria Bergamo.
Isabella Ceccarini(26 luglio 2012)
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