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Nel 2010, il numero e la relativa spesa per docenti e personale universitario a tempo indeterminato hanno subito una leggera flessione, superiore alla media del comparto del pubblico impiego. Decremento che, unitamente a quello dei Corpi di Polizia (-1%) e dei Diplomatici (-2,6%) ha contribuito nel complesso alla sostanziale stabilità di tale tipologia di spesa, compensando incrementi in altri settori (Forze Armate, +3%; Magistratura, +3,3%). È quanto evidenzia la Relazione 2012 sul costo del lavoro pubblico, redatta nel 150° anniversario della Corte dei Conti (leggi la sintesi della Relazione).
Nel settore universitario, è risultata particolarmente significativa la riduzione dei dipendenti - tornati alla consistenza numerica del 2007 - per effetto della L. n. 1/2009 che, oltre a subordinare le nuove assunzioni al rispetto del vincolo del 90% nel rapporto tra spese per assegni fissi e FFO (fondo di finanziamento ordinario), ha reintrodotto il vincolo del turnover per tutto il personale e previsto anche ulteriori limiti derivanti dalle percentuali di assunzione in relazione alle varie categorie di docenti. Per i non docenti a tempo indeterminato la flessione complessiva è stata pari al 2,8%, con punte vicine al 10% (9,2%) per i dirigenti e per il personale non dirigente, inquadrato nella categoria EP - elevate professionalità (-7,1%). Emerge uno scarso ricorso nel 2010 alle progressioni verticali a vantaggio di una spiccata crescita di quelle orizzontali (+39% del personale) con forte slittamento in ogni caso verso posizioni stipendiali più elevate. In controtendenza la crescita del personale a tempo determinato (+32,9%).
L'esame della Corte dei Conti ha riguardato il triennio 2008-2010 in cui è stato registrato un decremento complessivo di 3.291 unità (-5,5%, 2.640 professori e 651 ricercatori in meno) che si è aggiunto alla diminuzione pari al 3,4% del triennio precedente. È diminuita anche la relativa spesa complessiva per retribuzioni lorde (€3,9 milioni, -1,5% rispetto al 2009) e per retribuzioni accessorie (-3%).
Sotto il profilo finanziario, è peggiorato il rapporto tra le risorse del FFO e le spese fisse per il personale (assegni fissi e retribuzioni accessorie), che l'assorbono rigidamente quasi per intero (93,8% nel 2010 rispetto al 91% nel 2009). Una situazione destinata peraltro a peggiorare a decorrere dal 2011 per effetto della mancanza di rifinanziamento delle risorse (la prima volta dal 2004) e del mancato riconoscimento dei correttori di tale rapporto.
Maria Luisa Marino (27 luglio 2012)
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