De Ferrari, Genova 2011, pp. 144, € 14,00
Qualcuno lo ha definito “scienziato umanista”. Per quanto di largo respiro, la definizione è forse un po’ riduttiva nel caso di Vincenzo Lorenzelli: laureato in Chimica, di vedute ampie e di pensiero aperto all’internazionalità, la sua personalità poliedrica si è misurata ad altissimo livello su terreni assai diversi che vanno dallo sport alla ricerca, dalla docenza universitaria alla gestione amministrativa.
La formula Lorenzelli è un volumetto che si legge tutto d’un fiato sia per l’agilità dello stile – dove l’autore lascia spazio ai racconti fatti dalla voce di Lorenzelli –, sia per il contenuto: nella vita del protagonista, infatti, si susseguono così tanti cambiamenti che si è curiosi di conoscere i nuovi eventi e vedere come egli saprà affrontare le sfide che gli si presenteranno.
La banalità sicuramente non è mai stata compagna di strada di Vincenzo Lorenzelli, che ha fatto del merito, dell’impegno personale e dell’eccellenza dei risultati una regola di vita, riuscendo a cogliere gli aspetti positivi anche nelle situazioni difficili, guardando avanti senza arrendersi mai. Significativo in tal senso è il racconto di quando, arrivato da Parigi a Milano con la moglie incinta della prima figlia, viene fermato alla frontiera perché deve partire per il servizio militare: chiunque, al suo posto, si sarebbe almeno contrariato, mentre lui anche in questo caso approfitta dell’occasione di poter studiare i problemi della chimica legata ai lubrificanti.
A volte, scorrendo queste pagine, sembra che il caso abbia portato Vincenzo Lorenzelli a contatto con persone che in modo diverso hanno lasciato un’impronta nella nostra epoca: da Paolo Fresco a Tancredi Bianchi, da Carlo Pedersoli (il Bud Spencer di molti fortunati film) a Jacques Chirac, fino a Giovanni Paolo II quando era ancora arcivescovo di Cracovia. Un fluire di situazioni e di incontri che hanno forgiato l’uomo che è oggi, aperto al mondo, impegnato concretamente sul campo e spesso in anticipo sui tempi. In una vita dove certamente l’impegno professionale è stato totalizzante, colpiscono le parole di stima e tenerezza che dedica alla moglie.
Qual è allora la formula di cui si parla nel titolo? Forse il fatto che un uomo sicuramente di potere può mediare situazioni complesse rimanendo fedele ai suoi principi, e la frequentazione di personalità di spicco non gli fanno smarrire il valore dell’amicizia e l’attenzione per il prossimo.
Isabella Ceccarini