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L'Union Nationale des Étudiants de France (UNEF) e la Fédération des Associations Générales Étudiantes (FAGE), le due maggiori organizzazioni studentesche francesi, hanno condannato l'aumento delle tasse universitarie e hanno chiesto al Governo di diminuirle. I costi, rispetto allo scorso anno, sarebbero aumentati del 3,7% - due volte il tasso di inflazione - con una spesa a inizio anno di 2.434,33 euro (+ 2,6%).
Secondo le due organizzazioni, le spese di iscrizione sarebbero 181 euro per un corso di primo ciclo (+2,26%), 250 per un Master[1] (+2%) e 380 per il Dottorato (+2,15%). Sono cresciuti anche i costi degli affitti (+ 10,8% a Parigi e + 2,3% nel resto del paese), dei pasti e dei contributi previdenziali obbligatori. In pratica, gli studenti spendono il 45% del loro budget per la casa, il 4% per i vestiti e il 3,2% per il cibo. Secondo l'UNEF sono la categoria meno protetta dal Governo: se negli ultimi dieci anni i costi sono aumentati del 50%, l'incremento degli aiuti sociali è stato solo del 23%.
In questo periodo di crisi economica generalizzata, solo 2 studenti su 10 hanno goduto di borse di studio: il restante 80% non ha avuto alcun aiuto. Sono arrivati al 73% gli studenti-lavoratori (quelli che hanno meno probabilità di passare gli esami rispetto agli studenti full-time), che nel 2006 erano il 48%. Le organizzazioni studentesche hanno chiesto al Presidente François Hollande di mantenere quanto promesso durante la campagna elettorale, ovvero diminuire le tasse universitarie per le famiglie meno abbienti, in modo che tutti abbiano l'opportunità di accedere alla formazione superiore.
Il ministro dell'Università Genéviève Fioraso ha negato l'aumento eccessivo delle tasse di iscrizione (4 euro per la laurea, 5 euro per il master e 8 euro per il dottorato), sostenendo che in molti paesi sono decisamente più care. La Francia - sempre secondo il ministro - si trova solo dopo i Paesi scandinavi, dove le tasse per l'istruzione superiore sono tra le più basse del mondo.
Dove abitano i 2,2 nuovi milioni di studenti francesi? Sono 700mila con i genitori, 165mila in residenze universitarie statali, 315 mila in residenze private e il resto - un milione di giovani - è costretto ad affittare un appartamento. Nel 2004 il deputato Jean-Paul Anciaux aveva presentato un piano per ristrutturare e costruire 120mila alloggi entro il 2014, ma gli obiettivi non sono stati rispettati: di 40.000 nuove unità e 56.000 ristrutturazioni previste entro la fine del 2012, ne sono state costruite solo 22.600 e ristrutturate 31.000.
Il ministro dell'Università, in linea con le promesse di Hollande, vuole destinare 5 miliardi di euro alla costruzione di 13mila nuove unità abitative per studenti e ad agosto ha promesso la costruzione di 40mila nuovi alloggi nell'arco di 5 anni.
Marialuisa Viglione (2 ottobre 2012)
(Fonti: University World News, 24-08-2012 - Students condemn increased cost of living, registration fees and charges; 30-08-2012 - Desperate students face severe housing shortage)
[1] Corso universitario di secondo ciclo.
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