• Studenti di successo
  • Da Expo 2015 a Human Technopole
  • Dossier sul Diritto allo studio
  • Proteste negli atenei turchi
  • Camerino, il futuro non crolla
  • I laureati per una società migliore
NOTIZIE DALL'ITALIA
31/12/2016
Università: approvato il nuovo decreto “Ava” che istituisce le lauree professionali
01/12/2016
ITWIIN 2016 premia l'invenzione e l'innovazione femminili
30/11/2016
Rapporto Svimez 2016: un MIT del Mezzogiorno per contrastare l’impoverimento culturale del Sud Italia
15/11/2016
Le potenzialità dell’e-learning e le sfide per la modernizzazione delle università europee
14/11/2016
Università: le riserve del Consiglio di Stato sulle cattedre Natta
20/10/2016
Riparte a Bologna il Master in Editoria voluto da Umberto Eco
Leggi tutte le notizie dall'Italia
NOTIZIE DALL'ESTERO
13/12/2016
Unione europea: nuove iniziative lanciate dalla Commissione contro la disoccupazione giovanile
12/12/2016
Unione europea: nominato il comitato di alto livello per la scienza e la tecnologia
16/11/2016
Francia: in aumento le iscrizioni nelle cinque università cattoliche
14/11/2016
Call Erasmus+ per il 2017: bilancio totale di oltre due miliardi di euro
27/10/2016
America Latina: verso uno spazio dell’istruzione superiore ibero-americano
26/10/2016
Russia: freno allo sviluppo del sistema universitario, sospeso il Progetto 5-100
Leggi tutte le notizie dall'estero
Cimea
Cimea
Sito 
segnalato da Freeonline.it
Il sistema universitario italiano nel contesto europeo
Michele Pellerey
 


LAS, Roma 2011, pp. 144
Il volume si inquadra nella collana “Italia-Cina Educazione”, nata dalla collaborazione tra la facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana e il Centro cinese Seeco di Hangzhou, in collegamento con il College of Education della Zhejiang University, allo scopo di accrescere la conoscenza dei rispettivi sistemi educativi dei due Paesi. In tale ottica i testi sul sistema italiano vengono pubblicati in italiano e in cinese, quelli sul sistema cinese in italiano e in inglese.
Viene fatto il punto sui cambiamenti che hanno interessato il sistema universitario italiano negli ultimi dieci anni dal punto di vista dell’autonomia, della didattica, dell’organizzazione e del governo interno anche alla luce degli accordi raggiunti a livello europeo con il Processo di Bologna. Non a caso, proprio il documento finale sottoscritto in quell’occasione è stato assunto come riferimento fondamentale per la redazione del nostro regolamento sull’autonomia universitaria.
Per favorire una comprensione non superficiale della situazione italiana sono evidenziate le tappe del processo, inserito nel contesto europeo, dal suo avvio convenzionale del 1088 fino ai giorni nostri: Magna Charta Universitatum del 1988, Convenzione di Lisbona del 1997, incontro nel 1998 dei Ministri competenti di Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania alla Sorbona, Dichiarazione di Bologna del 1999. Viene esaminato in dettaglio anche il complesso delle procedure attuative di controllo della qualità – anch’esso frutto del confronto europeo – dalla valutazione interna da parte delle singole università, alla valutazione esterna da parte di agenzie nazionali che rispondono ai requisiti individuati a livello supernazionale.
Non mancano i riferimenti al sistema dei crediti formativi, destinato a facilitare la comparabilità dei titoli a livello europeo, al terzo ciclo universitario e ai rapporti esistenti tra percorsi terziari di natura accademica e quelli di natura non accademica o percorsi di formazione professionale superiore, dei quali recenti indagini Ocse, Banca Mondiale e Unesco hanno evidenziato la diffusione. Ci si sofferma soprattutto sui provvedimenti adottati nel corso del 2010, un anno di profondi cambiamenti culminato con la definitiva approvazione parlamentare di una riforma universitaria, bisognosa a sua volta, per l’attuazione, di numerosi provvedimenti (decreti legislativi, decreti interministeriali, decreti ministeriali, statuti universitari, convenzioni, etc). Lo stesso arco temporale, previsto in Europa per la realizzazione delle aree comuni dell’istruzione superiore e della ricerca, che implicano il superamento – secondo l’Autore – del diversificato approccio con il quale i Paesi europei hanno risposto negli anni Sessanta all’accresciuta domanda di istruzione superiore conseguente allo sviluppo economico: attivazione di canali di istruzione alternativi a quelli universitari (le Fachhochschulen tedesche), spesso accompagnati da filtri di ammissione (numero chiuso o programmato) nei Paesi del Nord Europa; accesso diffuso e indipendente dalla tipologia di diploma di scuola secondaria in Italia, che ha portato tra l’altro a una minore flessibilità nell’adattare i percorsi formativi agli sviluppi tecnologici e organizzativi e ad una pletora di studenti ritardatari o delusi.
 Maria Luisa Marino
Idee di Università
Universitas Reviews
Iscriviti alla newsletter
QUADERNI
27. Lo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Verso il 2020
Cimea
Universitas per iPhone e iPad
In merito al talento
Tag
Più valore al futuro
 
 
 
Viale XXI Aprile 36, 00162 Roma - universitas@fondazionerui.it - rivistauniversitas.it
CODICE ISSN: 2283-9119

Web Consulting: ATG Creative