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"Se andiamo verso una rinascita della Somalia? Personalmente, malgrado le difficoltà, non ho dubbi sul fatto che dopo tante sofferenze e divisioni il popolo somalo stia tentando di rialzarsi". Così Annarita Puglielli, direttrice del Centro Studi somali dell'Università Roma Tre, guarda al processo di consolidamento delle istituzioni che sembrerebbe essersi messo in moto con il rafforzamento del contingente dell'Onu in Somalia e con la nomina nei giorni scorsi del nuovo, snello governo di appena 10 membri da parte del premier, l'economista Abdi Farah Shirdon Said. Come il premier e il nuovo presidente Hassan Sheikh Mohamud, 57 anni, attivista per i diritti umani, esponente dell'ala moderata dei Fratelli musulmani in Somalia, anche lo speaker del Parlamento, l'avvocato Mohamed Oswan Jawary, viene dall'insegnamento universitario: "la preparazione e l'esperienza accademica di queste personalità è un altro segnale positivo" commenta la Puglielli.
La Puglielli è stata fino al 1990 membro del Comitato tecnico-linguistico che coordinava i corsi di italiano impartiti nell'Università nazionale somala, il cui progetto iniziale fu concepito negli anni '50 quando, sotto l'Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia (AFIS), fu preparato il piano quinquennale per la politica scolastica del paese. Nel 1971 l'ateneo diplomò i primi laureati, nel 1990 c'erano circa 1.000 studenti all'anno e la cooperazione universitaria italiana era arrivata a formare circa il 70% del corpo docente: "una iniziativa che non ha visto uguali sviluppi in nessun altro programma di cooperazione di un paese occidentale con un Paese in via di sviluppo - rivendica la studiosa - sia in termini di costi, sia in termini di responsabilità didattiche e amministrative".
Oggi, rimarca, è proprio da lì che occorrerebbe ripartire. "Tutto è andato distrutto in questi vent'anni di guerra civile, e proprio per questo - osserva la Puglielli - la cooperazione internazionale dovrebbe aiutare a ricostruire non soltanto la sicurezza e le infrastrutture, ma concentrare le forze sulla formazione, diversificando e facendo investimenti, a cominciare dall'istruzione universitaria: è più facile costruire una strada che competenze, ma a lungo termine solo una classe dirigente formata nel Paese può garantirne lo sviluppo". La Puglielli ha presentato a Roma il 22 novembre 2012 il primo dizionario monolingue somalo, pubblicato dalla Roma TrE-press (la casa editrice digitale dell'università), che sarà disponibile online per permettere a tutti i somali nel mondo di consultarlo.
Manuela Borraccino (22 novembre 2012)
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