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Politecnico Torino, Gilli: “Europa, didattica e ricerca di qualità nel futuro”
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Accrescere il prestigio internazionale dell'Ateneo, garantire formazione e ricerca di qualità secondo gli standard europei e calibrare gli insegnamenti universitari alle necessità del sistema socio-economico: sono questi gli obiettivi ai quali il Politecnico di Torino deve mirare, secondo quanto sottolineato dal rettore Marco Gilli nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico 2012/2013.
L'inizio dell'anno accademico 2012-2013 ha offerto l'occasione al Rettore per ricordare alcuni punti di forza con i quali l'ateneo affronta la difficile congiuntura che il Paese sta vivendo: un bilancio di previsione 2012 di 247 milioni di euro con finanziamenti non ministeriali superiori al 50%; circa 5.000 immatricolati su un totale di oltre 32.000 iscritti, fra i quali il 16% studenti stranieri e oltre il 40% provenienti da fuori Regione; 5.000 laureati con un'età media di 26 anni e soprattutto il 90% dei laureati che lavora ad un anno dalla laurea magistrale.
Gilli ha ricordato le "luci e ombre, e molte criticità" che andranno corrette nei prossimi anni della legge di riforma dell'Università. Ha, poi, richiamato l'attenzione sulla difficile situazione dei ricercatori universitari a tempo indeterminato (circa 24.500 in Italia). Ha, infine, rinnovato la preoccupazione "espressa anche dalla CRUI, che un turn-over del 20% per il prossimo triennio associato all'età media del personale docente, impedisca di fatto un ricambio generazionale in assenza del quale assisteremo inesorabilmente al progressivo declino del nostro sistema universitario".
Il Rettore ha assicurato che particolare attenzione verrà posta al diritto allo studio, che rappresenta in questo momento "la vera emergenza del sistema universitario italiano" e che "in assenza di un'adeguata iniezione di risorse rischia di allontanare dai nostri Atenei gli studenti maggiormente meritevoli e quindi di compromettere irrimediabilmente non solo la nostra capacità competitiva" rispetto alle università straniere ma anche dell'intero sistema Paese.
Manuela Borraccino (9 gennaio 2013)
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QUADERNI
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27. Lo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Verso il 2020
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