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Maggiori sinergie tra atenei, enti pubblici di ricerca e mondo delle professioni. Un migliore allineamento con i modelli scientifici europei. Rispetto di precisi parametri di valutazione e accreditamento. Queste, in sintesi, le novità contenute nel "Regolamento recante modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per la istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati", firmato dal Ministro Francesco Profumo l'8 febbraio 2013.
Il provvedimento mira ad elevare la qualità complessiva dell'alta formazione universitaria, nell'intento di incoraggiare nuovi modelli di ricerca industriale e allineare gli ambiti disciplinari di riferimento dei dottorati italiani a quelli europei, sul modello dell'European Reasearch Council. All'Anvur il compito di svolgere le attività di valutazione, basate su criteri quantitativi e qualitativi: sotto la lente d'ingrandimento di piazzale Kennedy vi saranno l'adeguatezza delle strutture, la qualità dell'offerta didattica, il numero delle borse di studio, la sostenibilità dei corsi attivati.
Per avviare un corso di dottorato saranno necessarie la costituzione di un collegio docente composto da almeno 16 professori (in possesso di curriculum internazionale), la disponibilità minima di 4 borse per ogni corso e una media di 6 per il totale dei corsi attivati da ciascun ateneo. Sarà inoltre incoraggiato il sostegno economico ai dottorandi, attraverso la previsione di un ulteriore budget, pari ad almeno il 10% del valore della borsa annuale, per lo sviluppo dei rispettivi percorsi di ricerca. In assenza di questi requisiti, il corso non potrà essere attivato.
Entro 45 giorni dall'emanazione del parere del Consiglio di Stato (cui il provvedimento è stato trasmesso), le Università dovranno adattare la propria regolamentazione interna. Successivamente, saranno sottoposti a valutazione i dottorati previsti nella programmazione 2013/2014.
Andrea Lombardinilo (Febbraio 2013)
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