|
|
|
|
Nei paesi latinoamericani lo scambio accademico con Europa e Stati Uniti ha una lunga tradizione. Negli ultimi anni i governi si sono focalizzati sull'incremento della mobilità e alcuni paesi come Brasile (Science without Borders) e Cile hanno lanciato diversi programmi per aumentare il numero di studenti che si formano all'estero, con il duplice obiettivo di migliorare le loro capacità e potenziare l'internazionalizzazione.
È questa la direzione in cui si stanno muovendo l'Associazione delle Università del Gruppo Montevideo (AUGM) e le associazioni nazionali delle università dei paesi del MERCOSUR (Argentina, Bolivia - in attesa di conferma, Brasile, Paraguay - momentaneamente sospeso, Uruguay, Venezuela) per costruire una strategia volta ad aumentare la mobilità tra i paesi della regione. Entro agosto, infatti, sarà pubblicato e disseminato il primo Libro Bianco sulla mobilità nei paesi Mercosur.
La mobilità è un elemento chiave non solo per il settore dell'istruzione superiore ma anche per la società e le economie. Le università sono il motore della mobilità e, come suggeriscono diversi studi, è più probabile che a partecipare a programmi di mobilità internazionale siano gli individui con titoli di studio di alto livello piuttosto che quelli provenienti da altri settori dell'istruzione. Uno degli obiettivi dei processi d'integrazione regionale, come quello di Bologna, è stato aumentare la qualità dell'apprendimento e preparare gli studenti al mondo lavorativo e internazionale.
Con la crescente diversificazione del mercato lavorativo in alcuni paesi latinoamericani, si prevede un aumento nello scambio di professionisti. Alcuni di questi paesi hanno già avviato dei processi per facilitare il riconoscimento professionale e dei titoli, aspetto di fondamentale importanza per fare passi avanti nell'ambito della mobilità dal punto di vista istituzionale e politico.
Francesca Giordano (22 marzo 2013)
(Fonte: Progetto Alfa-Puentes, Construcción de una estrategia de movilidad para el Mercosur)
|
|
|