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“Rendere più accessibili i costi educativi alle famiglie e l’istruzione a portata di tutti”
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USA
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Rendere più accessibili i costi educativi alle famiglie per promuovere un più generalizzato accesso all'istruzione superiore. Questa è la priorità della politica statunitense, evidenziata dal presidente Barack Obama nel suo primo discorso del secondo mandato agli Stati dell'Unione.
Tale indirizzo politico è confermato dall'esonero del settore educativo e del sistema universitario dalla procedura dei tagli obbligatori di bilancio, denominata sequestration, intervenuta per 85 miliardi di dollari in altri settori, a seguito del mancato accordo tra democratici e repubblicani sulla riduzione del deficit del bilancio federale. Oltre ai finanziamenti destinati a istruzione e ricerca per l'innovazione, per il momento non sono stati ridotti neanche i fondi del Federal Pell Grant Program, che assicurano finanziamenti - da non restituire - per l'iscrizione universitaria. La durata di questi finanziamenti, che prendono il nome dal Senatore Pell Clairborne che li propose nel 1972 in sede di modifiche all'Higher Education Act del 1965, terminerà il prossimo 30 settembre ed è prevedibile che il provvedimento di rinnovo possa fare i conti con le future difficoltà di bilancio.
Secondo il presidente USA, rendere l'istruzione superiore a portata di tutti non è un lusso e può giocare un ruolo determinante nella costruzione di una classe media forte. Ogni dollaro investito in un insegnamento di qualità a partire dalla prima infanzia potrà farne risparmiare sette più tardi in termini di capitale umano acquisito.
Annualmente il Governo federale investe oltre 150 miliardi di dollari per prestiti agli studenti. Il loro debito complessivo - che a livello individuale supera mediamente 26.000 dollari - ha oltrepassato per la prima volta quello delle credit cards. Ulteriori aumenti nella tassazione scolastica potrebbero avere l'effetto di ridurre drasticamente il numero di ragazzi in grado di investire sul loro futuro. Infatti, se i diplomati di scuola secondaria provenienti da famiglie benestanti non esitano a proseguire gli studi universitari, poco più della metà della fascia più povera del Paese riesce a migliorare la propria formazione con un tasso di riuscita inferiore al 25%.
Maria Luisa Marino (marzo 2013)
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QUADERNI
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27. Lo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Verso il 2020
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