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Cresce il numero di studenti europei, ma diminuiscono i finanziamenti
 


Diciannove paesi europei su ventisei presi in esame non prevedono alcuna forma di tassazione universitaria per gli studenti. Questi i risultati di Financing the Students' Future (FINST), un progetto di ricerca dell'ESU (European Students' Union), della durata di 2 anni, focalizzato sul finanziamento dell'istruzione superiore nei paesi europei e sul punto di vista degli studenti.

Danimarca, Finlandia, Malta, Slovenia, Svezia e Norvegia hanno ancora sistemi d'istruzione superiore che non prevedono tassazione, almeno a livello undergraduate. L'Austria formalmente non riconosce le tasse universitarie ma vige la piena autonomia accademica. Alcuni paesi, come Ungheria, Polonia e Slovacchia offrono posti extra, a seconda delle possibilità dei singoli atenei, esenti da tassazione.

Ancora più allarmante è la situazione degli studenti internazionali. Norvegia e Malta, paesi esclusi dai 26 esaminati, rappresentano gli unici casi in cui gli studenti internazionali non vengono gravati da tasse speciali. Situazione simile per la Finlandia, anche se è in atto uno studio pilota sugli effetti dell'introduzione di tali rette e un'iniziativa per cambiare la legge. Come evidenziato dal progetto, esistono Paesi, come Irlanda e Regno Unito, dove le tasse per gli studenti internazionali sono molto più elevate rispetto a quelle per il corpo studentesco nazionale e dell'Unione Europea.

Negli ultimi cinquant'anni il numero degli studenti in tutta Europa è cresciuto in modo significativo. A tale crescita, tuttavia, non ha fatto seguito un incremento del finanziamento pubblico, che nei cinque anni passati ha subito drastici tagli fino al 50% nel budget nazionale.

Se gli studenti temono le ripercussioni che ne deriveranno, lascia ancor più perplessi il fatto che non si sia verificato alcun miglioramento nei sistemi di finanziamento agli studenti, che sono costretti a ricorrere sempre più ai prestiti per pagarsi gli studi.


 

Elena Cersosimo
(10 aprile 2013)

 

(Fonte: European student numbers rise, but funding falls - University World News, 16 febbraio 2013)

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