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Il premio L’Oréal-UNESCO For Women in Science è nato nel 1998 con l’obiettivo di riconoscere e promuovere il ruolo delle donne nella scienza: infatti, è riservato alle scienziate di tutto il mondo che con i risultati del loro lavoro hanno contribuito al progresso scientifico, e sostiene le giovani promesse della scienza impegnate in progetti validi e realizzabili. Il progetto italiano è nato nel 2002: ogni anno assegna a 5 giovani ricercatrici una borsa di studio di 15.000 euro per svolgere progetti di ricerca nel campo delle scienze della vita e della materia.
Il premio, però, non vuole soltanto riconoscere il valore delle ricercatrici e contribuire a sostenere il loro lavoro, ma vuole anche «dare visibilità a un modello femminile da proporre alle ragazze in età scolastica», ha affermato Giorgina Gallo, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia, durante la cerimonia della premiazione svoltasi a Milano il 20 maggio. Se molto è stato fatto grazie a questo progetto, molto resta ancora da fare «per far sì che le donne possano avere le stesse opportunità dei loro colleghi e contribuire ancora di più al progresso scientifico, senza trovarsi nell’eventualità di abbandonare la propria carriera o lasciare l’Italia».
La giuria – presieduta anche quest’anno da Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia – ha selezionato le cinque vincitrici tra oltre duecentottanta candidature pervenute: si tratta di Valentina Pirro (27 anni, laureata in chimica clinica, forense e dello sport, studia le innovazioni tecnologico-strumentali nel campo della spettrometria di massa); Serena Rubina Baglio (31 anni, biotecnologa farmaceutica, ha vinto con progetto che studia i meccanismi alla base dello sviluppo e della progressione dell’osteosarcoma, un tumore molto aggressivo che colpisce soprattutto bambini e adolescenti); Elena Bitocchi (35 anni, tecnologo agrario, premiata per i suoi studi nel campo della genetica vegetale); Chiara Cantiani (31 anni, psicologa clinica e neuropsicologa. L’obiettivo del suo studio è la prevenzione dei problemi del linguaggio attraverso l’individuazione di fattori di rischio a partire dai primi mesi di vita), Valentina Martena (28 anni, chimica e tecnologa farmaceutica, sta svolgendo una ricerca sulle tecnologie innovative da applicare nella cura dei tumori del sistema nervoso centrale).
Nella foto, le vincitrici 2013: da sinistra Elena Bitocchi, Chiara Cantiani, Serena Rubina Baglio, Giorgina Gallo (presidente e AD di L’Oréal Italia), Valentina Pirro e Valentina Martena.
Isabella Ceccarini
(22 maggio 2013)
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